venerdì, 29 Marzo 2024

Fiavet: sì al vaccino russo e cinese, riportiamo stranieri nelle città d’arte

Il turismo italiano sta subendo gravi danni per la perdita di due mercati essenziali per le città d’arte: quello asiatico e quello russo. E così dopo la lettera inviata dai maggiori tour operator italiani di incoming e outgoing sul mercato russo, anche la presidente Fiavet Ivana Jelinic interviene sull’argomento.

“La mancata accettazione dei vaccini russo e cinese per il green pass – sottolinea Jelinic – sta creando danni enormi: soffrono le infrastrutture, i servizi, e si aggiunge un danno a chi è già in una situazione grave. Basti pensare che in città come Roma il turismo cinese era diventato il terzo mercato per arrivi nel 2019 e che da Venezia era partito l’anno turismo europeo nel 2018 ridisegnando la via della seta. Su alcuni mercati siamo in perdita netta, ma il mercato russo e il cinese non esistono più. Si tratta di flussi turistici che pesano moltissimo nella bilancia dei pagamenti per i numerosi servizi associati ai viaggi (personal shopper, biglietti per eventi, musei, visite personalizzate). Città come Roma, Firenze, Venezia vivono grazie e soprattutto a un turismo straniero che da troppo tempo è assente e ci sono agenzie di viaggi e operatori turistici hanno un prodotto esclusivamente incentrato su questi mercati, per cui è complicato, se non impossibile, diversificare” spiega la presidente di Fiavet facendo osservare che persino l’ONU si sta esprimendo in questo senso.

L’Organizzazione Mondiale del Turismo (UNWTO) ha, infatti, appena accolto con favore la richiesta dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) di revocare o allentare le restrizioni sui viaggi. “Se non apriamo a tutti gli stranieri e in particolare al mercato russo e asiatico altri Paesi concorrenti lo faranno – conclude – e oltre a perdere punti nella classifica mondiale del turismo perderemo l’occasione di una ripresa sostenibile e integrata con quella del resto del mondo”.

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