sabato, 20 Aprile 2024

Fiavet: troppe norme e vincoli fiscali, così settore crolla

Giovannoni chiede un intervento urgente del governo e armonizzazione regime in ambito europeo

La sopravvivenza di molte imprese dell'intermediazione turistica è a rischio e gli ultimi provvedimenti in materia fiscale rappresentano solo la punta dell'iceberg dei problemi che affliggono la categoria. Per questo, la Fiavet chiede con forza un intervento immediato di tutte le autorità politiche competenti a favore delle adv italiane.
"Invece di occuparsi della gestione della propria attività, già provata dalla lunga crisi economica e dal conseguente calo del traffico turistico, sono anni che gli adv – spiega Giovannoni – si trovano ad operare come strumenti di controllo dell'evasione fiscale quando non addirittura come agenti di riscossione di imposte e tasse varie".
Secondo Fiavet, un primo passo verso la giusta direzione è stato fatto dall'Agenzia delle Entrate che ha sbloccato l'applicazione della deroga per i cittadini stranieri sulla tracciabilità già prevista dal nuovo decreto fiscale, ma gli adempimenti amministrativi a cui gli agenti di viaggio sono assoggettati rimangono ancora troppi.
A ciò si aggiunge un'ulteriore contrazione dei consumi dovuta alla ‘fuga all'estero' dei clienti. "Continuano ad arrivarci segnalazioni dai nostri associati che lavorano in zone frontaliere di un aumento di coloro che scelgono di rivolgersi ad operatori al di là dei confini nazionali – accusa Giovannoni – riaffermiamo pertanto la necessità di sopperire al più presto al gap competitivo che le nostre imprese scontano nei confronti delle imprese di altri Paesi, con l'armonizzazione in ambito europeo del regime fiscale e normativo in cui operano".

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