Fto e Assoviaggi a Garavaglia: apertura corridoi non basta

La promessa dell’apertura di corridoi turistici per le mete esotiche quanto prima fatta dal ministro del Turismo Massimo Garavaglia (vedi news) accende una speranza tra gli operatori dell’intermediazione che però non basta. Franco Gattinoni, presidente della Fto, chiede di “riaprire subito alla totalità dei viaggi e delle mete extra-Ue. Con il green pass e un tampone 48 ore prima del rientro è possibile ridare ai nostri concittadini quella libertà di movimento che oggi è già garantita alla stragrande maggioranza degli europei. Una piena apertura dell’outgoing, con le giuste regole di sicurezza, consentirebbe al comparto di riguadagnare gli oltre 10 miliardi di fatturato persi. Peraltro darebbe una spinta anche all’incoming di turisti stranieri che è comunque crollato rispetto al 2019, a dispetto di una narrazione distorta secondo cui l’estate che sta passando sia stata tutta rose e fiori per il turismo italiano”.

Per Gianni Rebecchi, presidente nazionale di Assoviaggi, “il ripristino dei corridoi turistici è un primo passo, ma in attesa della messa a punto di procedure e protocolli di sicurezza, occorre fare di più: servono ristori immediati dopo 18 mesi di fermo delle imprese”. “Ribadiamo – sottolinea Rebecchi – la richiesta di un incontro urgente con il Governo che coinvolga anche i sindacati, per mettere a punto un piano mirato a tutela del comparto. Servono subito nuovi contributi a fondo perduto per un settore ormai allo stremo e con licenziamenti e chiusure alle porte. Occorre, inoltre, un prolungamento della moratoria sui finanziamenti e del credito d’imposta sugli affitti fino a tutto il 2022, agevolazioni sugli investimenti in tecnologia e in formazione ed, infine, ammortizzatori sociali ‘riformati’ – non la cassa in deroga così come formulata – per gli occupati del settore. Diversamente, migliaia di imprese chiuderanno per sempre, con effetti drammatici sul tessuto sociale ed economico del Paese”.

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