Iata, Bisignani: Europa può fare di più per ambiente

La Iata vuole coinvolgere i governi per ridurre emissioni CO2

I governi devono mettere da parte la politica e unirsi al settore aereo per migliorare ulteriormente le già buone prestazioni ecologiche del settore. E’ l’ultima sfida della Iata. Le 240 compagnie aeree della Iata hanno infatti concordato una strategia sui cambiamenti climatici basata su quattro pilastri: investire in nuove tecnologie, costruire ed utilizzare infrastrutture efficienti, utilizzare gli aerei in modo efficace, esaminare misure economiche precise collaborando con i governi per definire uno schema di regolamentazione delle emissioni che sia giusto, globale e condiviso. Nel 2006 la campagna della Iata sui carburanti ha portato a ridurre le emissioni di CO2 di 6 milioni di tonnellate accorciando 350 rotte e di otto milioni di tonnellate di CO2 collaborando con le compagnie aeree sulle procedure per la gestione del carburante. “Non possiamo fare tutto da soli – ha affermato il direttore generale e amministratore delegato della Iata Giovanni Bisignani – i governi devono essere coinvolti”. Tutti i 179 Stati che hanno partecipato alla recente Assemblea triennale dell’Organizzazione Internazionale dell’Aviazione Civile hanno approvato la strategia dei quattro pilastri della Iata, compreso l’obiettivo di migliorare l’efficienza del consumo di carburanti del 25% entro il 2020. “La nostra più grande delusione – ha spiegato Bisignani – è venuta dagli Stati Europei che stanno assumendo un atteggiamento totalmente irresponsabile perseguendo unilateralmente una regolarizzazione delle emissioni piuttosto che accettare un approccio globale”. In particolare Bisignani ha criticato l’Europa per i 12 milioni di tonnellate di CO2 disperse inutilmente ogni anno a causa dell’inefficienza del suo sistema di gestione del traffico aereo. “Sull’ambiente l’Europa – ha concluso .- si sta comportando da ipocrita: imponendo tasse sulle emissioni delle compagnie aeree senza risolvere il disordine della gestione del proprio traffico aereo”.
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