martedì, 26 Novembre 2024

Pechino invita a rinviare viaggi all’estero, la preoccupazione di Confindustria Alberghi

In considerazione dell’epidemia del nuovo coronavirus, i cittadini cinesi sono invitati a evitare i viaggi all’estero per garantire “salute e sicurezza” di cinesi e stranieri. È il messaggio della National Immigration Administration cinese, secondo cui la riduzione dei movimenti trans-frontalieri può aiutare a prevenire e controllare la diffusione della polmonite causata dal coronavirus 2019-nCoV, il cui focolaio è stato trovato a Wuhan. In una nota, l’amministrazione chiede di “spostare i viaggi all’estero non necessari”.

Eppure, proprio poco meno di una settimana fa Italia e Cina si erano incontrate a Roma, presso l’auditorium Parco della Musica, con grandi aspettative riposte al 2020 quale anno della cultura e del turismo avviando, per l’occasione, quello che si immaginava sarebbe stato un fitto calendario di iniziative, manifestazioni e attività di promozione volte a stimolare e potenziare lo scambio turistico tra i due Paesi. Per l’Italia il mercato cinese è tra i più importanti sia in termini di grandezza che per capacità di spesa e la paura legata alla propagazione del virus rischia di generare una serie di ripercussioni economiche su tutto l’indotto.

Secondo Confindustria Alberghi la scelta delle autorità cinesi di sospendere temporaneamente i viaggi verso l’estero potrebbe avere forti ricadute sulla nostra destinazione considerando anche che il Belpaese è tra le mete preferite dai turisti del Dragone. Temendo che questa decisione possa colpire l’intera economia e che per gli operatori del settore alberghiero in particolare vede, tra i timori più grandi, la perdita legata ai contratti già stipulati, Confindustria Alberghi ha avviato un monitoraggio per verificare l’impatto di questo stop forzoso.

“Contestualmente – si legge in una nota dell’associazione – questo raffreddamento del mercato chiede che quei provvedimenti di riordino e rilancio del settore che sollecitiamo a gran voce da tempo, possano al più presto vedere la luce, così come iniziative specifiche legate al turismo cinese”.

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