Agilo denuncia una pratica scorretta posta in essere da alcuni TO operanti sull’intero territorio nazionale, ovvero “tour virtuali” commissionati a professionisti del turismo senza corresponsione di un corrispettivo, spesso basandosi sulla promessa di una futura committenza.
“Approfittando della terribile situazione dei professionisti del turismo, le guide turistiche nel caso specifico – spiega il presidente di Agilo
Paola Di Giovanni – ma anche gli accompagnatori con richieste di servizi di assistenza gratuiti in cambio di una futura considerazione, questi tour operator chiedono loro di illustrare gratuitamente il territorio in cui si opera, per fare pubblicità ai propri tour in quelle località o talvolta arrivando a trasmettere in privato richiedendo un pagamento ai clienti”.
Pertanto Agilo raccomanda alle guide e agli accompagnatori di non prestare alcun consenso ad iniziative promosse da TO e/o altri soggetti non meglio identificati volte a promuovere il territorio dove si opera attraverso video e/o altri supporti audiovisivi in assenza di una chiara pattuizione preventiva in ordine ai dati sensibili, ai diritti di immagine che concernono il professionista ed il loro futuro utilizzo, nonché i compensi che, comunque, tale attività comporta in favore della guida che presta la propria attività.
“La cronica assenza di lavoro che perdura oramai da un anno – conclude Di Giovanni – non può giustificare assurde richieste di servizi gratuiti e non deve essere motivo per imporre tariffe più basse paventando la presenza di un esercito di riserva disposto a lavorare ad ogni costo.
Sta ai professionisti del turismo segnalare comportamenti scorretti e a preservare la dignità del proprio lavoro”.