giovedì, 19 Dicembre 2024

Vettori contro la stretta del governo sul caro voli

Fronte caldo sul tema del caro-voli con le compagnie aeree che protestano contro la misura per calmierare i prezzi dei voli da e per le isole. Nel mirino c’è la stretta sugli algoritmi che determinano i prezzi. La fissazione dinamica delle tariffe aeree, in base al tempo della prenotazione, viene vietata ad alcune condizioni: se è applicata su rotte nazionali di collegamento con le isole; se avviene durante un periodo di picco di domanda legata alla stagionalità; se conduce a un prezzo di vendita del biglietto, o dei servizi accessori, del 200% superiore alla tariffa media del volo.

Secondo Aicalf “ogni tentativo di restringere gli spazi di libero mercato, oltre a essere in contrasto con la normativa europea, non potrà che avere effetti negativi”. “Se il governo ha veramente intenzione di agevolare la mobilità dei propri cittadini, e non vuole procedere per spot acchiappa voti – sottolinea il presidente Alessandro Fonti – cominci con il rimuovere l’addizionale municipale da tutti gli scali italiani che impatta negativamente, quella sì, sui flussi turistici, sui prezzi dei biglietti e sull’occupazione. Procedendo come sta facendo, invece, la conclusione rischia di essere quella di disincentivare le compagnie aeree a investire nel nostro paese e di tornare quindi a 25 anni fa, quando i voli erano una cosa per ricchi, con conseguenze disastrose per il settore turistico ed effetti negativi per la libera circolazione dei cittadini che volano anche e soprattutto per lavoro, studio o salute”.

Dal canto loro, Assaereo e Ibar ricordano come il settore “operi in un contesto generale di mercato libero e deregolamentato” e accusano il governo di aver agito “in assenza di un preventivo confronto”. Sottolineatura, quest’ultima, che non è sfuggita al ministero delle Imprese e del Made in Italy, che ha spiegato al contrario come le principali associazioni del trasporto aereo siano state convocate lo scorso 20 luglio dal Garante per la sorveglianza dei prezzi. E in quell’occasione, precisa il Mimit, “il ministro Adolfo Urso annunciò ai presenti che era in via di definizione un intervento normativo”.

Al contrario giudizio positivo viene espresso da Franco Gattinoni, presidente della Federazione Turismo Organizzato di Confcommercio: “Accogliamo con favore l’attenzione del governo alla tutela del turismo verso le isole e per garantire la continuità territoriale. Adesso sarà importante dar seguito al principio introdotto dalla norma che protegge il viaggiatore prevedendo pari condizioni tariffarie indipendentemente dal canale di prenotazione utilizzato così da porre termine all’inaccettabile discriminazione a danno degli utenti che si affidano a intermediari professionali per l’acquisto dei viaggi”.

Le misure del decreto riaccendono anche il fronte Alitalia: Anpac e Anpav hanno espresso “preoccupazione” per la norma che “proroga fino a ottobre 2024 la cassa integrazione per i lavoratori ancora in attesa di ricollocazione al lavoro”, definendo “inaccettabile l’introduzione di tetti in valore assoluto alla prestazione”.

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