Viaggi Ventaglio/2, Autotutela: imprese stipulino polizza
Secondo l'associazione chi non avrà l'assicurazione non potrà accedere al mercato


Proposta 'rivoluzionaria' di Autotutela. Dopo il crac de I Viaggi del Ventaglio, l'associazione – unitamente a TurConsumatori – propone di richiedere, a chiunque desideri avviare o mantenere un'attività legata al turismo, la stipula di una polizza assicurativa (oltre a quella già richiesta dalla L. 1084/1977, c.d. CCV) che garantisca il consumatore sul preciso adempimento degli obblighi assunti. Inoltre si propone di integrare l'eventuale dato normativo con la risarcibilità diretta da parte della compagnia assicuratrice a favore del viaggiatore. Secondo Autotutela, "si innescherebbero una serie di effetti benefici a catena: innanzitutto, la mancanza di detta polizza impedirebbe alle imprese turistiche prive di ‘solidità economico-finanziaria' di accedere al mercato; il consumatore avrebbe la possibilità di rivolgersi all'operatore, o all'agenzia, chiamando in giudizio anche la compagnia assicuratrice; l'eccessiva ‘sinistrosità' da parte dell'operatore, o dell'agenzia, legittimerebbe la compagnia assicuratrice a non rinnovare la polizza, ripulendo così il mercato da quei soggetti impossibilitati a garantire la propria professionalità verso i consumatori; il Fondo di Garanzia non avrebbe più alcuna ragione di esistere nella forma e con gli obblighi attuali.

Se questa garanzia – conclude l'associazione – che in realtà in molti campi è già a regime, venisse estesa a vettori, albergatori e a tutto il mercato turistico, si otterrebbe il risultato di metterlo in sicurezza senza costi pubblici, affidando al privato (vedi assicurazioni) il giudizio di affidabilità nei confronti dell'operatore".

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