venerdì, 29 Marzo 2024

Dal Colosseo all’Egizio, i musei riaprono, ma perchè lo stop nei weekend?

Con la maggioranza delle regioni in giallo, riaprono musei, monumenti e aree archeologiche quasi in tutta Italia. E per la cultura è un po’ una ripartenza. All’Egizio di Torino, partito con una settimana gratuita, l’entusiasmo è tale che la riapertura è già sold out con una media di 1300 prenotazioni al giorno. A Genova nel Palazzo Ducale i primi gruppi in fila ieri mattina si sono emozionati all’idea di gustarsi finalmente la grande mostra dedicata a Michelangelo. A Roma riaprono tutte le strutture più blasonate, da Palazzo Barberini alla Galleria Borghese, dalla Gnam al museo etrusco di Villa Giulia, che pure – felicemente attivo sui social – non ha mai perso il contatto con il suo pubblico. Scalpitano i siti abruzzesi e marchigiani, riaccende le luci a Trieste il Castello di Miramare con tutto il suo portato di storia e leggenda legate al fascino della principessa Sissi.

E se a Firenze, gli Uffizi già rodati da una settimana di riapertura già possono mettere in bilancio un flusso in crescita con oltre 7300 visitatori in sei giorni, ora tocca a decine di altre realtà che aspettano di veder tornare se non le folle almeno gruppi e gruppetti di amanti dell’arte: è il caso del complesso della Pilotta a Parma o del Battistero degli Ariani a Ravenna, ma anche del museo dell’Abbazia di Montecassino o del Museo delle Navi romane al lago di Nemi, dell’area archeologica di Ostia antica, della Rocca roveresca di Senigallia, del Forte di Gavi, del museo dell’arte orientale di Venezia.

Al Colosseo, dove come ricorda la responsabile Federica Rinaldi le visite si prenotano preferibilmente online ma sempre day by day (un escamotage introdotto da molte istituzioni per evitare problemi e delusioni nel caso l’andamento della pandemia costringesse a richiudere) ci sono da scoprire diverse novità, prima su tutte il dipinto murale appena restaurato e adesso finalmente visibile con la veduta ideale della città di Gerusalemme realizzato nel XVII secolo sull’arco di fondo della porta Triumphalis verso il foro romano.

A Padova, dove ha riaperto la mostra su Van Gogh curata da Marco Goldin e i centralini del centro San Gaetano sono stati presi d’assalto, l’assessore alla cultura Andrea Colasio ha annunciato l’intenzione di scrivere al ministro della cultura Dario Franceschini per protestare per la norma che impone ai musei appena riaperti di restare chiusi nei weekend, una scelta che ha suscitato polemiche e malumori un po’ ovunque in Italia, pensando anche alle perdite economiche ingentissime che ogni luogo della cultura, dai siti archeologici ai musei alle mostre, ha dovuto subire in questo anno di pandemia, con i visitatori e incassi ridotti anche del 70%. “Nel fine settimana ci sarebbero gli stessi criteri di sicurezza e di ingresso su prenotazione che valgono negli altri giorni”, commenta l’assessore veneto.

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