giovedì, 18 Aprile 2024

Torna la Giornata d’autunno del Fai: oltre 600 tesori aperti il 15 ottobre

A Roma si parte dal Gianicolo, alla scoperta degli appartamenti principeschi di Palazzo Corsini o del giardino segreto di Villa Farnesina. A Napoli il fil rouge sono i mestieri, con una tappa anche nella celeberrima sartoria dove nacquero i costumi del Gattopardo; ad Alcara Li Fusi, vicino a Messina, tutti in scarpe da ginnastica e binocolo sul sentiero dei Grifoni per avvistare magari chissà anche un’aquila reale. Torna il 15 ottobre la Giornata d’autunno del Fai con la campagna “Ricordiamoci di salvare l’Italia”, e si aprono le porte – di solito chiuse – di oltre 600 tesori di arte e natura, quest’anno con 170 itinerari a tema organizzati dai giovani volontari, 800 ragazzi che faranno anche da Cicerone per i visitatori.

“Un’opportunità e anche una ferita”, commenta il ministro della Cultura Franceschini, “avvilito” a fine legislatura per tutte le cose che per la cultura in Italia restano ancora da fare: “luoghi così non dovrebbero mai essere chiusi, di ognuna di queste meraviglie un altro paese si farebbe un vanto”. Arte, storia, paesaggio. E per la prima volta, su spinta dei più giovani, anche molta musica, protagonista di circa un quinto degli itinerari, a partire da Bologna. Tanto che pure il testimonial, quest’anno, è un musicista, il ventenne Ivan Krpan, talentuoso pianista di Zagabria fresco vincitore del Premio Busoni. Tant’è, forte di un nuovo logo e di una nuova organizzazione, il Fai, racconta il presidente Andrea Carandini, punta a coinvolgere sempre di più la cittadinanza, anche per investire e tutelare sempre di più.

La campagna 2017, promossa da un divertente spot che incita i giovani italiani ad “alzarsi dal divano” (“Tu che puoi, Fai!”) servirà anche a questo, con sconti ai nuovi arrivati per arrivare entro Natale a tagliare il traguardo dei 165 mila iscritti, e pure alla raccolta di almeno 1 milione di euro (nel 2016 si arrivò a 900 mila). Il Fai nel 2016 ha investito nella gestione 11 milioni di euro (di cui 4 per restauri), quest’anno prevede una crescita del 6% della spesa e per i prossimi mesi ci sono in cantiere nuovi lavori e aperture, dal Colle dell’Infinito a Recanati (2019) all’abbazia di San Fruttoso dove la sala capitolare verrà trasformata in un laboratorio di studio aperto ai visitatori. Franceschini ascolta, poi allarga le braccia: “In quattro anni di governo abbiamo fatto tantissimo – rivendica – eppure, davanti a tutto questo ci si accorge della enorme quantità di lavoro che c’è ancora da fare. Spero che il prossimo ministro della cultura continui questo lavoro, ma le risorse del pubblico non basteranno mai se non saranno integrate dalle risorse private, da un salto di qualità delle nostre imprese”.

 

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