mercoledì, 13 Novembre 2024

In tutta Italia tornano fruibili mostre e musei ma solo in se in sicurezza

Oggi lunedì 18 di maggio torneranno fruibili molte mostre e musei. A lavorare per una riapertura ‘più veloce tecnicamente possibile’, sono alcune delle grandi mostre della stagione, mostre avviate e poi chiuse, e mostre che dovevano inaugurare all’inizio del lockdown e che sono state ovviamente bloccate.

Una ampia campagna di affissioni con la scritta ‘prossima apertura’ annuncia, a Palazzo Sturm a Bassano del Grappa, la monografica su Piranesi, mostra che celebra i 300 anni della nascita del famoso incisore. Salvo cambiamenti, l’apertura è ipotizzata per il 20 giugno sino al 19 ottobre. Dal 20 maggio invece riapriranno le collezioni permanenti dei Musei Civici di Bassano nelle loro varie sedi. A Rovigo, in Palazzo Roncale, si lavora per la riapertura de ‘La quercia di Dante’, mostra inaugurata a marzo e chiusa dopo sole 48 ore. Slitta invece a metà settembre, sempre a Rovigo, ‘Chagall’, che sarà proposta in Palazzo Roverella, originariamente prevista nella stagione primaverile.

Via libera anche per ‘Picasso. La sfida della ceramica’, la grande esposizione proposta dal MIC Museo Internazionale della Ceramica di Faenza, con proroga prevista fino al 2 giugno. Con orario ridotto dalle 9 alle 14, tutti i giorni (eccetto il 25 maggio) ad ingressi gratuiti e contingentati, preferibilmente su prenotazione. Ad Urbino ‘Baldassare Castiglione e Raffaello. Volti e momenti della vita di corte’ (Sale del Castellare, in Palazzo Ducale), non potrà prendere il via prima del 16 luglio. Lo slittamento di un mese è stato obbligato dalla oggettiva difficoltà di far viaggiare i capolavori concessi alla mostra da musei di altri paesi. La data di chiusura è stata, a sua volta, rimodulata al primo novembre. I Musei Civici di Venezia, da parte loro, preventivano la riapertura graduale dal primo di giugno, cominciando da Palazzo Ducale e Museo Correr con giorni e orari di apertura ridotti. Date le regole sulla mobilità, si presuppone che i primi a varcare le porte saranno i cittadini veneziani, che hanno da sempre accesso gratuito, e i residenti in Veneto, per accogliere poi i cittadini del mondo in tutte le 11 sedi museali, man mano che si concretizzerà la libera circolazione. I Civici Musei di Verona stanno programmando il calendario delle varie aperture. Entro la prima metà di giugno, la Galleria d’Arte Moderna Achille Forti riaprirà al pubblico, presentando la mostra ‘La mano che crea. Ugo Zannoni 1836-1919 scultore, collezionista e mecenate’.

Stanno ancora valutando normative e situazione, altre realtà italiane che accolgono mostre importanti nelle loro sedi, mostre inaugurate prima del lockdown. Tra esse, al San Domenico di Forlì la grande mostra su ‘Ulisse’, considerata con ‘Raffaello alle Scuderie’, nel meglio del meglio della stagione. Si sta valutando la possibilità di prorogare la mostra per l’estate. Medesima situazione per ‘A nostra immagine. Scultura in terracotta nel Rinascimento: da Donatello a Riccio’, allestita al Museo Diocesano di Padova. Così come ‘Giappone. Terra di geisha e samurai’ alla Villa Reale di Monza e ‘Memoria e la passione. Capolavori della collezione Bertero, a Torino’, a Camera Centro Italiano per la fotografia. Non ultima, la mostra ‘Tra Simbolismo e Futurismo. Gaetano Previati’ al Castello Estense di Ferrara.

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