Le mostre che accompagneranno le Olimpiadi 2026


Sono state presentate in anteprima a Parigi le esposizioni che faranno da corollario culturale a Milano alle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026. L’incontro con la stampa è stato organizzato dall’ufficio dell’Enit di Parigi e la sua manager, Federica Galbesi, ha ricordato come sempre più francesi visitino l’Italia, +5,71% nel 2024 rispetto al 2023 (dati Istat) con gli arrivi che sono passati da 5.070.455 a 5.360.149, ed aumentati anche i pernottamenti da 13.821.849 a 14.802.365: “i francesi non solo vengono sempre più numerosi in Italia ma si fermano di più – ha sottolineato la Galbesi – e se già Milano è la terza città meta preferita, dopo Venezia e Roma, con i Giochi invernali la presenza dei Francesi a Milano crescerà sicuramente ancora”.

Una grande attrattiva sarà sicuramente la possibilità di visitare la Sala delle Asse affrescata da Leonardo da Vinci in cui sta per cominciare un nuovo restauro, insieme a quello degli appartamenti della cosiddetta Ponticella di Ludovico il Moro dove sono state rilevate delle crepe. La Sala delle Asse si trova al piano terra del torrione nord-orientale del Castello Sforzesco e prende il nome dalle assi di legno che ne rivestivano le pareti probabilmente per ragioni di isolamento termico. E’ stata finemente affrescata da Leonardo lungo tutta la volta, con effetto trompe-l’œil, d’intrecci vegetali che formano una sorta di pergolato le cui fronde partono da alberi dipinti lungo le pareti.

L’Assessore alla Cultura del Comune di Milano, Tommaso Sacchi, è intervenuto per illustrare il nuovo intervento che sarà affidato nei prossimi giorni e durerà 18 mesi, quindi non sarà concluso per l’inizio dei Giochi, ma da febbraio la Sala sarà temporaneamente ed eccezionalmente aperta alle visite. Anche i disegni preparatori in carboncino della parte bassa della Sala, il cosiddetto Monocromo, sono oramai attribuiti con certezza a Leonardo e saranno pure restaurati e messi in valore. I lavori saranno possibili anche con risorse private, previsto un contributo pure di Louis Vuitton, ha anticipato l’assessore Sacchi.

Se i Giochi olimpici inizieranno a febbraio 2026 e molte mostre saranno inaugurate in quell’occasione, l’assessore Sacchi ha tenuto a presentare a Parigi una mostra che aprirà a Palazzo Reale già a settembre, quella su “Appiani. Lo splendore di Milano dall’età di Parini a Napoleone”, “mostra molto attesa anche dal punto di vista scientifico perché si tratta di un artista ancora non studiato come merita” ha spiegato l’assessore.
A Palazzo Reale, nei giorni precedenti l’avvio delle Olimpiadi invernali, dal 29 gennaio sarà possibile poi visitare una retrospettiva dedicata al corpo, “Le forme del desiderio” del fotografo statunitense Robert Mapplethorpe, famoso per i suoi studi di nudo maschili; dal 5 febbraio , invece, nella Sala delle Cariatidi, ci sarà un’esposizione di opere del famoso pittore e scultore tedesco Anselm Kiefer intitolate “Le Alchimiste”, pitture giganti di figure femminili dimenticate della storia.

Grande attesa poi a febbraio poi per “Metafisica/Metafisiche 1909-2025”, che l’assessore Sacchi ha anticipato sarà ricca di prestiti di opere prestigiose, da De Chirico in poi. Il 3 febbraio sarà anche inaugurata un’esposizione sui Macchiaioli e la nascita dell’Italia unita, dedicata al movimento pittorico toscano della seconda metà dell’Ottocento, mai celebrato prima con apposita mostra a Milano. E, dato che si tratta di Olimpiadi invernali, dal 12 febbraio ci sarà anche da visitare una mostra con approccio multidisciplinare sulla neve nell’arte, titolo provvisorio “Il senso della neve”, che si terrà invece al MUDEC-Museo delle Culture.

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