Mario Resca lascia l'incarico di direttore generale per la valorizzazione del patrimonio culturale. Il contratto con il ministero del Beni culturali, non rinnovabile per motivi d'età, scade infatti il 5 agosto. Al suo posto arriva Anna Maria Buzzi, dirigente generale del ministero dei beni culturali.
Resca, voluto dall'allora ministro Sandro Bondi, inizialmente era stato accolto solo come ex manager di McDonald, ma i suoi tre anni al ministero hanno fatto ricredere anche i più scettici.
E ieri, tra gli applausi, ha tirato le somme del suo impegno ministeriale che ha definito "una splendida, faticosa, eccellente avventura", anzi un progetto, ha sottolineato, "portato avanti sempre in squadra", con "risultati gratificanti".
Attorniato da tutti i collaboratori, Resca ha ricordato le campagne choc per riportare visitatori nei musei e nei siti statali, le missioni all'estero ("ho potuto constatare che ovunque nel mondo questo ministero gode di grandissima credibilità e rispetto") e per ultimo l'operazione con la Cina che ha portato qualche settimana fa all'inaugurazione nel museo di Piazza Tienanmen di Pechino dello Spazio Italia.
Anche la Uil dei beni culturali, che ricorda le critiche con le quali aveva accolto tre anni fa l'ex manager della McDonald, ha definito "eccellente" il lavoro svolto da Mario Resca. A lui "va riconosciuto il merito di aver girato tutti i musei, le aree archeologiche confrontandosi con tutti dai Soprintendenti fino ai custodi e agli operai" vincendo "la diffidenza generalizzata" e arrivando a "risultati importanti per la valorizzazione del patrimonio Italiano". Un errore invece, secondo la Uil, la scelta di Anna Maria Buzzi, della quale comunque il sindacato dice di riconoscere le capacità "poteva essere utilizzata al meglio in un'altra Direzione Generale ad esempio quella della Biblioteche o degli Archivi, che ben conosce".