Nasce il cammino dell’Appia antica, grande progetto del Mibact nato anche sulla base delle suggestioni generate dal recente viaggio fatto dal giornalista Paolo Rumiz e raccontato a puntate su La Repubblica. “Ho già sentito – annuncia il ministro Dario Franceschini nella presentazione al complesso di Campo di Bove – i presidenti delle 4 regioni attraversate dall’Appia e il 14 ottobre ci incontreremo sulla base della norma dell’art bonus, che ci consente di dare un’unità di gestione ai progetti che attraversano più regioni. E se riusciremo su questo porteremo anche risorse dell’Ue. Crediamo nel tema dei percorsi e dei cammini sia per il turismo sostenibile e lento sia per la rivalutazione dei luoghi meno conosciuti dove i turisti non arrivano”.
In totale sono poco più di 500 km, dalla tomba di Cecilia Metella dove arriva la colata lavica del Vulcano Laziale alle chiese barocche e il mare di Brindisi. La Regina Viarum è stata creata oltre duemila anni fa dai Romani in modo razionale e grandioso ma oggi si ritrova soffocata dalla cementificazione selvaggia e dai “gangster dell’Appia Antica” degli anni ’60.
“Questa strada – racconta Rumiz – è sufficiente camminarla perché ricominci a vivere e perché si ristabilisca il corretto rapporto tra gli italiani e il territorio da cui hanno divorziato. Prima ancora che la tutela e la valorizzazione, noi chiediamo l’accessibilità e quindi l’uso dell’Appia Antica. Nel nostro incredibile, faticoso e strepitosissimo viaggio di ritorno abbiamo incontrato più di 5 mila persone e abbiamo trovato la comune volontà di farne un grande asse di riqualificazione in un spazio in cui l’orrido e il meraviglioso sono strettamente connessi”.