Tempi duri per i chioschi di bibite e panini, per i venditori di souvenir e gadget, per i gladiatori di Roma a caccia di foto. Insomma, per tutti coloro che assediano i monumenti e le aree archeologiche e di interesse storico in Italia. Il ministero per i Beni e le Attività Culturali ha predisposto una direttiva in cinque punti che andrà ad affiancare e sostenere le norme già esistenti, come ad esempio l'ordinanza anti-bivacco contro panini, pizzette e bibite consumati per strade, decisa a marzo dal sindaco Alemanno per il centro storico della capitale.
Analisi dei complessi monumentali intorno ai quali vengono esercitate attività commerciali, ricognizione dei provvedimenti di vincolo e di divieto di commercio già emanati dai Comuni e rilevazione di eventuali ulteriori esigenze di tutela e valorizzazione dei beni sarebbero tra le prime azioni che intende avviare il ministero con l'obiettivo di avere una mappatura aggiornata della situazione. I dati saranno raccolti dalle Direzioni regionali che poi li trasferiranno al Segretariato generale del Mibac. Una volta raccolti i dati, sarà compito degli Uffici periferici del ministero intervenire nelle situazioni critiche per far rispettare le prescrizioni esistenti o valutare nuove azioni di intervento, in collaborazione anche con le Amministrazioni locali.
La novità introdotta, rispetto al Codice dei beni culturali e del paesaggio, sarebbe prima di tutto che le disposizioni restrittive possono includere non solo monumenti, ma anche piazze, vie, strade e altri spazi aperti urbani di interesse artistico o storico.