Gli stilisti del domani vestiranno  personale Colosseo. Bonisoli: moda è cultura

Una linea per uomo e una per donna. Versione inverno, primavera-autunno, estate. Con anche capi ‘per eventi’ e accessori. Tacchi ‘solo per chi lavora dentro ai musei’. Le firme della moda italiana di domani entrano al Colosseo, disegnando le divise del personale addetto al monumento simbolo di Roma, ma anche di Palatino, Foro Romano e Domus Aurea.

Tutto merito dell’accordo Altaroma-Parco archeologico del Colosseo, che si traduce in un’open call ad accademie e scuole di moda, lanciata a maggio, scadenza 30 novembre, che porterà all’istituto vincitore 5 mila euro per l’acquisto di materiale didattico. Ma soprattutto sarà l’occasione di una vetrina al ritmo di 7 milioni di turisti l’anno che, tra arte e gladiatori, in quelle uniformi vedranno l’espressione del Made in Italy.

“Questo è il bene culturale per antonomasia, non è un caso se siamo qui – dice il ministro dei Beni culturali, Alberto Bonisoli – La moda è parte della nostra cultura, è cultura. Il glam ci sarà sempre, ma è un’asse portante e come tale va trattata”.

“Abbiamo chiesto a tutto il personale quali fossero le loro esigenze”, racconta il direttore del Parco archeologico, Alfonsina Russo. Ecco allora che nel bando si va dai capispalla per il freddo a “pantaloni di taglio moderno con tasche alla francese in tessuto tecnico”. Ma anche stivaletti, mantella antipioggia e cappello con visiera per l’estate. Completo scuro per gli eventi, con cravatta per lui e foulard per lei. “Per colore e design – si legge – fondamentale è il logo del parco”.

“Il direttore Russo avrebbe potuto chiedere a qualunque firma famosa, che avrebbe subito accettato. Invece ha scelto i futuri player – dice Silvia Fendi, presidente di Altaroma – Un esempio di come fare sistema e un’opportunità per i giovani che si potranno confrontare con una fonte di ispirazione inesauribile e vedere le loro idee contribuire alla formazione di questo luogo”.

editore:

This website uses cookies.