giovedì, 19 Dicembre 2024

I rincari non fermano viaggi business ma digitale diventa indispensabile

Confrontando i dati del 2019 con quelli del 2022, BizAway rileva un incremento della spesa per il business travel, accompagnato da una crescita parallela del numero effettivo di prenotazioni. È però innegabile che l’emergenza sanitaria, il conflitto russo-ucraino e i conseguenti rincari hanno messo sotto pressione il settore dei viaggi aziendali e il suo recupero completo rispetto al 2019. Nel 2022, a livello generale, si è infatti notato una ripresa della spesa, condizionata anche dall’inflazione, mentre le prenotazioni hanno registrato una crescita più lenta.
Non è così per i clienti di BizAway che al momento hanno raggiunto la soglia del 70% dei livelli pre-pandemia in entrambe le voci. Nello specifico, le spese effettuate per il business travel, nel 2022, sono al 69,31% e mentre la percentuale delle prenotazioni è al 68,06% rispetto al 2019.
“Non stiamo rilevando gli effetti dell’aumento dei prezzi causato dall’inflazione ma una vera e propria ripresa delle attività – spiega Luca Carlucci, CEO e Co-Founder di BizAway – Il segreto è nella digitalizzazione. Gli ultimi due anni, infatti, sono stati caratterizzati da costanti e repentini stravolgimenti della situazione internazionale ed è emerso come sia sempre più fondamentale essere organizzati e avere a disposizione strumenti precisi e affidabili. Con BizAway abbiamo continuato a lavorare per fornire alle aziende lo strumento più smart e sicuro per gestire le trasferte e i propri dipendenti in viaggio e credo sia proprio per questo che abbiamo risentito meno dell’aumento dei prezzi del settore”.
La prima sfida del 2023 sarà sicuramente efficientare per contenere i costi, e una delle risposte chiave sarà dotarsi di strumenti digitali efficaci per le prenotazioni e per la raccolta e l’analisi dei dati.
Strumenti digitali performanti consentiranno anche di supportare la seconda sfida che vedrà impegnati gli attori del business travel nel prossimo anno, la sostenibilità, difficile da conciliare con la gestione dei costi aziendali. Quello ambientale non è tuttavia un tema rimandabile per le aziende che operano nel settore, l’Unione Europea infatti, con l’introduzione del pacchetto ‘Fit for 55’, si è posta l’obiettivo di diminuire gradualmente le emissioni dei gas serra per arrivare al 55% entro il 2030 e al 63% entro il 2050.
Infine, l’esperienza della pandemia ha comportato una sempre più insistente richiesta di maggiori tutele in termini di sicurezza sanitaria e sociale durante i propri viaggi di lavoro.
Per questo le aziende dovranno necessariamente dotarsi sempre più di un efficace travel risk management, caratterizzato da policy che garantiscano la sicurezza del dipendente in ogni casistica possibile grazie a tool specifici per aiutarli nelle loro richieste.
“Dato lo scenario che si presenta attualmente al settore dei viaggi e le sfide che gli si pongono per il prossimo anno è facile comprendere quanto la digitalizzazione sarà fondamentale per gli attori di questo comparto – conclude Flavio Del Bianco, CTO e Co- Founder di BizAway – Il 2023 di BizAway sarà senza dubbio caratterizzato da ulteriori implementazioni per ottimizzare sempre più i viaggi aziendali dei nostri clienti e per fronteggiare al meglio situazioni improvvise o di emergenza, fornendo loro la soluzione digitale più all’avanguardia possibile”.

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