Ad oggi Air China collega la maggior parte degli aeroporti italiani con Pechino, Shanghai, Hangzhou e Wenzhou. Una ripresa veloce quella che risponde alla forte domanda del mercato: in breve tempo la compagnia è passata dalle 23 frequenze settimanali a 28 voli nel giugno scorso, dati questi che aumentano se consideriamo le combinazioni con i voli LH della joint venture.
“Grazie ai voli su Pechino ed Hangzhou, Air China ha ripristinato totalmente i livelli di offerta del 2019 e siamo lieti di averla accompagnata in un evento che ha visto tornare il trade a parlare di connettività aerea con la Cina – ha dichiarato Federico Scriboni, Head of Aviation Business Development – Grazie al continuo piano di investimenti ed ammodernamenti, Fiumicino conferma il proprio ruolo di porta di ingresso privilegiata da e per l’Italia, a sostegno della connettività intercontinentale”.
“Air China si propone oggi sul mercato italiano con un’offerta di oltre 8000 posti settimanali su cinque importanti scali aeroportuali in Cina, comode connessioni di voli interni con una fitta rete di 400 destinazioni domestiche e 90 internazionali, collegando la maggior parte dei paesi dell’Est Asiatico e Oceania”, ha detto il general manager in Italia, Yang Yongqiang. Il tutto con una flotta giovane di ultima generazione composta da AirBus A350-900 e Boeing B787-900.