Va in porto l’aumento di capitale di Air France-Klm, con la compagnia franco-olandese che raccoglie 2,26 miliardi dopo aver generato “una forte domanda” di titoli “dagli attuali e dai nuovi investitori”, pari a circa 2,6 miliardi. Ma per la Borsa l’operazione non è sufficiente a risanare i conti della compagnia, appesantiti anche dalla tempesta Covid. E il titolo che, anche per l’offerta a forte sconto dei diritti sull’operazione, ha chiuso a Parigi in ribasso del 13% a 1,3 euro, in un contesto di mercati finanziari europei deboli ma non in crollo come nei giorni scorsi.
Lo Stato francese e olandese hanno sottoscritto interamente i loro diritti di opzione allo scopo di mantenere le quote invariate, rispettivamente poco oltre il 28 e il 9% del capitale, mentre nell’azionariato fa il suo ingresso un nuovo socio strategico: il gruppo francese dello shipping Cma Cgm, che ha acquisito una quota del 9% e un posto in consiglio di amministrazione, nell’ambito di un’alleanza tra settore cargo e del trasporto aereo annunciata il mese scorso.
L’incasso dell’aumento di capitale verrà usato in gran parte per accelerare il rimborso degli aiuti di Stato, circa 1,7 miliardi di prestiti subordinati del governo francese, per ridurre i costi finanziari collegati e per alleggerire l’indebitamento della compagnia. Ma per il mercato non basta, con i giudizi degli analisti finanziari che restano orientati al ‘sell’ e una stima che anche dopo questa operazione la compagnia dovrebbe ritrovarsi con mezzi propri negativi per oltre tre miliardi. Air France-Klm è invece fiduciosa che “non saranno necessarie altre misure diluitive”. Anche China Eastern e Delta Airlines hanno partecipato all’aumento e detengono ora il 4,7% e 2,9% del gruppo franco-olandese.