Riassetto azionario, prospettive industriali e andamento dei conti. Sono stati i punti attorno ai quali si è sviluppato il primo cda dopo la scadenza del lock up, e dopo la decisione del Consiglio di Stato sulla fine del monopolio sulla Roma-Milano.
Nel corso di una riunione fiume, durata all'incirca sette ore ma che si sarebbe svolta in un clima tranquillo e sereno, il cda, a quanto si apprende, ha preso atto con soddisfazione dei risultati del preconsuntivo 2012 che evidenziano, come previsto, un quarto trimestre in miglioramento rispetto al quarto trimestre dello scorso anno, confermando l'inversione di tendenza rispetto ai primi sei mesi dell'anno già evidenziata nel terzo trimestre.
E' stato inoltre esaminato l'andamento del primo trimestre 2013 che, nonostante la situazione gravemente recessiva del Paese e del settore, conferma le previsioni di budget. Già a metà dicembre l’ad Andrea Ragnetti aveva assicurato che, nonostante il 2013 si prospettasse "molto difficile", gli obiettivi di raggiungere un margine operativo positivo restano inalterati e aveva indicato il target di utile operativo nel 2013 e utile netto nel 2014.
Al di là dei conti, la riunione è anche stata l'occasione per mettere faccia a faccia i maggiori azionisti dopo la scadenza del lock up del 13 gennaio: da allora (e fino al 28 ottobre) i soci italiani sono infatti liberi di vendere le proprie quote, previo ok del cda. A quanto si apprende, però, non si sarebbero fatte ipotesi di riassetto azionario, né si sarebbe parlato del mandato a Rothschild sulle "operazioni internazionali" da parte dei principali azionisti, anche se il mandato sarebbe comunque in corso di perfezionamento. Mentre per vedere un'offerta concreta da parte del maggior azionista, Air France, pare si debba aspettare ancora un po' di tempo.