giovedì, 19 Dicembre 2024

Alitalia, da settembre fase di rigore con cassa integrazione

Ma per il terzo trimestre, Ragnetti è fiducioso grazie a nuova strategia di marketing e tariffaria

Per Alitalia si prospetta una fase di rigore che dovrebbe durare almeno sei mesi che prevede anche la cassa integrazione per "qualche centinaio" di dipendenti. L'annuncio è arrivato nel corso dell'audizione in Commissione Trasporti alla Camera sullo stato dell'Alitalia che ha tenuto il suo nuovo ad, Andrea Ragnetti. 
"Non vi aspettate una bomba a settembre, con un piano di 50 pagine – ha sottolineato Ragnetti – La riorganizzazione prevede qualche centinaio di esuberi, in particolare nel quartier generale, dove ci sono circa 1.800 persone, e in un'ottica di rispetto della gerarchia ed equità si partirà dalla testa ovvero dai dirigenti" ai quali, comunque, non si applica la Cig: su una platea di una settantina sarà toccata "qualche unità". Nel contempo, ci sarà un aumento di produttività.  
I
nterventi che colpiranno personale di terra ma anche gli assistenti di volo perché "negli ultimi due anni 600 stagionali", che hanno contratti a tempo determinato e hanno fatto ricorso al giudice "sono stati assunti a tempo indeterminato. Abbiamo aumentato i contratti part time – ha detto ancora Ragnetti – ma siamo arrivati al limite e quindi stiamo ragionando su come intervenire con la riorganizzazione, come gestire in modo più efficiente la forza lavoro esistente perché queste assunzioni incidono sul numero di contratti a tempo indeterminato".
Archiviata una semestrale "abbastanza brutta" con una perdita per 200 milioni, Ragnetti ha ribadito che la compagnia punta a una inversione di tendenza, "a cercare di far meglio del 2011, di fermare la discesa. Nel terzo trimestre, che in genere è sempre il migliore, andremo in utile. Per agosto e settembre abbiamo segnali di miglioramento legato ad una nuova strategia di marketing e anche al nuovo piano tariffario. E i risultati si vedranno anche sulla Roma-Milano".     

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