Resta lontana la soluzione sulla newco di Alitalia mentre una schiarita arriva sui ristori legati al Covid, col via libera dell’Ue ad un aiuto di 24,7 milioni di euro. Dopo il terzo incontro video tra i ministri dell’Economia, Daniele Franco, dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, e delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, con la Commissaria Ue alla concorrenza, Margrethe Vestager, definito “costruttivo”, col lavoro che “prosegue a livello tecnico”, l’obiettivo resta quello di creare “un vettore solido, sostenibile e indipendente” che possa iniziare ad operare “al più presto nel segno della discontinuità”. Secondo indiscrezioni tra i due principali ostacoli ci sarebbero gli slot e il brand Alitalia: nel primo caso Bruxelles ne chiederebbe una riduzione per Ita rispetto a quelli dell’attuale compagnia, mentre il marchio della newco dovrebbe essere diverso da quello storico. Punti, questi, visti come una discontinuità tra la vecchia e la nuova compagnia aerea.
Intanto è arrivato l’ok della Commissione Ue ai ristori Covid, che serviranno anche a pagare gli stipendi di marzo dei dipendenti Alitalia, ancora una volta in ritardo. Ma l’importo di 24,7 milioni di euro è inferiore alla cifra di 55 milioni di euro indicata nelle scorse settimane dal ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti. “La misura approvata consente all’Italia di compensare ulteriormente i danni diretti subiti da Alitalia tra novembre e dicembre 2020 a causa delle restrizioni” del coronavirus, ha detto Vestager. Per la Ue la misura è proporzionata, e dopo l’analisi dei danni rotta per rotta ha rilevato che “il risarcimento non va oltre lo stretto necessario” per compensarli.