Sono quasi tutti d'accordo i soci di Cai sull'ipotesi di un prestito da circa 150 milioni di euro per Alitalia. E' quanto emerso da una riunione informale tra i maggiori azionisti della compagnia aerea, che ha anticipato il cruciale cda di Alitalia convocato per giovedì 14 febbraio. Secondo quanto ha detto l'amministratore delegato Andrea Ragnetti al Wall Street Journal, comunque, Alitalia potrebbe anche optare di sacrificare la propria indipendenza per restare una compagnia in salute. "Il mercato si sta consolidando" ha precisato Ragnetti e comunque Alitalia non ha ancora deciso se continuare a volare da sola o divenire parte di un gruppo più grande.
In sostanza Air France e i grandi soci italiani di Cai, capitanati da Intesa SanPaolo e Immsi del presidente Roberto Colaninno, finanzieranno ancora la compagnia che, secondo documenti interni di azionisti, avrebbe un livello di liquidità sempre più sottile. Qualche posizione differenziata c'é: Unipol-Fonsai che ha ereditato dai Ligresti la presenza in Cai potrebbe non partecipare, così come qualche socio in chiara difficoltà finanziaria. Altri non gradiscono la gestione del bilancio, specie degli ultimi mesi, e in generale dei rapporti con Air France, in previsione di una possibile cessione delle quote, ma ormai l'appuntamento è rimandato al cda di San Valentino.
