venerdì, 20 Dicembre 2024

Alitalia in bilico tra esuberi, alleanze e conti

Possibili esuberi, contenimento degli stipendi, ripensamento delle alleanze, risanamento dei conti. Sono questi i temi caldi sul tavolo di Alitalia, che sta mettendo a punto l’aggiornamento del Piano industriale in vista del cda del 12 dicembre.

Intanto sul tema degli esuberi è intervenuto il ministro dei trasporti Graziano Delrio, ribadendo di non aver ricevuto indicazioni in questo senso: “in Alitalia, malgrado i bilanci siano peggiori del previsto, non mi hanno parlato di esuberi ma di un piano di rilancio”, ha detto il ministro.

Eppure, la preoccupazione dei sindacati resta alta: le cifre che circolano oscillano da 600 a 2.000 persone coinvolte tra mancato rinnovo di contratti, esternalizzazioni ed esuberi veri e propri, ma numeri ufficiali ancora non ce ne sono anche perché dipendono dall’esito delle trattative aperte e dalle scelte industriali che verranno definite nel Piano. E’ probabile qualche intervento per ridurre il costo del lavoro, considerata la necessità dell’azienda di rendere la compagnia più agile e snella. Sarebbe inoltre prevista la messa a terra di una decina di aerei di medio raggio e l’arrivo di nuovi velivoli per il lungo raggio.    

C’è poi da sciogliere il tema delle alleanze. Oltre alla joint venture con Air France-Klm, che scade nel gennaio 2017 e che salvo sorprese dell’ultima ora non verrà rinnovata, c’è il nodo della presenza nell’alleanza Sky Team, e soprattutto il tema della joint venture transatlantica che i vertici di Alitalia hanno già detto di voler negoziare e che è cruciale nella strategia di potenziamento del lungo raggio. Resta anche da decidere cosa fare degli slot su Linate. Inoltre sarebbe ancora in piedi l’ipotesi dell’arrivo di Lufthansa come possibile nuovo partner dell’aviolinea italiana. C’è poi il problema dei conti, con la compagnia che naviga tuttora in perdita e vede allontanarsi l’obiettivo di raggiungere il break even nel 2017. Allo studio ci sarebbe un’operazione sul patrimonio con l’accollo a carico dell’azionista Etihad di 216 milioni di euro di debiti, che potrebbe essere approvata in uno dei prossimi cda.

 

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