venerdì, 8 Novembre 2024

Alitalia verso approvazione piano: manovra da 1,2 mld in 5 anni

Il piano di rilancio di Alitalia è alle battute finali. Manca ancora qualche piccolo aggiustamento ma il grosso è fatto e il cda tornerà a riunirsi entro la fine della settimana (tra giovedì e venerdì) per varare una manovra che dovrebbe valere tra 900 milioni e 1,2 miliardi in 5 anni. A quel punto il piano verrà presentato a Governo e sindacati, con i quali inizierà la delicata trattativa sugli esuberi.

Intanto procede il lavoro di riduzione dei costi. L’ad Cramer Ball ha confermato che la compagnia è in linea con l’obiettivo di arrivare a una riduzione dei costi (escluso il costo del lavoro) pari a 160 milioni quest’anno. Ma Ball ha anche individuato ulteriori tagli (sempre non relativi al costo del lavoro) che potranno essere realizzati nell’arco di piano: la riduzione dei costi potrebbe arrivare a regime a circa 300-320 milioni, ovvero oltre il 20% in più rispetto a quanto stimato finora. Dati positivi arrivano poi sul fronte dei ricavi, nonostante – avverte il cda – il “contesto finanziario complesso”: a gennaio, secondo i dati illustrati al board – le vendite di biglietti sono aumentate del 7% e il load factor (tasso di riempimento degli aerei) è cresciuto di 4,4 punti percentuali al 78%; e “appaiono incoraggianti” anche i dati preliminari relativi a febbraio.

In attesa dell’ok al piano, cresce l’attesa dei sindacati per capire la vera dimensione degli esuberi (cifre non ufficiali che oscillano tra 1.600 e 2.000) e le richieste relative al costo del lavoro (indiscrezioni parlano di un taglio degli stipendi del 31%). Numeri che saranno più chiari la settimana prossima.

“Questa settimana dovrebbero chiudere” con l’approvazione del piano industriale, mentre sull’appuntamento con il Governo (per la presentazione del
piano), “vediamo, stiamo ancora definendo” la data. Lo ha detto  il ministro dei trasporti Graziano Delrio a margine del primo degli eventi del Ministero in vista
del G7 trasporti di giugno. A proposito del nome di Luigi Gubitosi su cui si sta spingendo per il vertice della compagnia, Delrio ha puntualizzato: “Sono scelte degli azionisti, non è un’azienda pubblica, noi non c’entriamo niente”. Sulle cifre che circolano sugli esuberi, infine, ha ribadito: “Ne parleremo col piano industriale”.

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