sabato, 1 Giugno 2024

Alitalia, martedì incontro con Etihad; Lupi, no a bad company

Mentre Alitalia definisce gli ultimi dettagli dell'ipotesi di accordo con Etihad, il ministro dei Trasporti Maurizio Lupi chiarisce che la possibilità di creare una bad company per le attività critiche della compagnia non è vera e comunque sarebbe per il Governo "inaccettabile".    
Il timore di un ritorno a modelli del passato del resto aveva già messo in allarme alcuni esponenti del mondo politico e sindacale per eventuali ricadute sulle finanze pubbliche quando erano circolate le prime indiscrezioni sul piano.
Il progetto su cui starebbero lavorando in Alitalia per presentarlo martedì alla compagnia emiratina punterebbe alla separazione delle attività industriali da conferire in una società controllata da Alitalia stessa per essere poi successivamente aperta all'ingresso del gruppo di Abu Dhabi attraverso un aumento di capitale riservato.
Nell'attuale assetto societario e quindi a capo degli attuali soci, rimarrebbero, per essere poi nel tempo trattati, i debiti e i contenziosi legali ancora aperti che avevano in un certo momento messo seriamente a rischio l'operazione tra le due compagnie, vera ancora di salvezza per il vettore italiano.
Lo stesso ministro Lupi è infatti tornato ad augurare il buon fine della trattativa auspicando al contempo lo sbocco finalmente verso un piano industriale di rilancio. "Continuo a leggere notizie che non sono vere. Il tema della bad company non è accettabile e non è condiviso dal governo". A giudizio di Lupi quindi la soluzione per Alitalia "non è una bad company o una new company, tornando ai modelli del passato" appunto. Il problema, precisa, "è trovare un grande partner industriale forte", che rilanci il gruppo sul piano internazionale "per tornare ad essere un vettore intercontinentale".

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