"Dobbiamo riuscire a chiudere un anno intero con un utile operativo. Spero sia il 2013". La previsione è dell'ad di Alitalia, Andrea Ragnetti, che in un'intervista a Corriere Economia spiega che, con l'ultimo trimestre chiuso in utile, la compagnia sta andando "nella giusta direzione".
Intanto, per diversificarsi dagli altri vettori, la scommessa è duplice: qualità (l'obiettivo è quello di fornire dalla prossima primavera un tablet a ogni passeggero) e nuove rotte, come Fortaleza per il turismo o Erevan e Tiblisi per il business.
Alitalia deve però fare i conti anche con 690 dipendenti a rischio cig e con la cessione degli slot a Linate. Sul primo punto Ragnetti spera "molto di trovare un accordo" con i sindacati, mentre su Milano, spiega, "faremo quello che l'Antitrust ci ha obbligato a fare. In termini di voli sacrifichiamo circa il 12% della nostra attuale capacità sulla Roma-Milano".
E l'ad non si sbilancia sul futuro della compagnia, se cioé Alitalia finirà francese o meno: "credo di no. – puntualizza – più probabile che faccia parte di un complesso più grande i cui soci possono essere francesi ma può darsi anche di altre nazionalità".