Alitalia chiuderà il 2018 con un fatturato superiore ai 3 miliardi. “Era l’obiettivo fissato 6 mesi fa e sarà certamente raggiunto”, annuncia il commissario straordinario Stefano Paleari, confermando anche per novembre passeggeri e ricavi in crescita.
Intanto, viene intanto ricomposta la terna commissariale, che dal 18 novembre era senza un componente, per la nomina di Luigi Gubitosi al vertice di Tim: accanto a Paleari ed Enrico Laghi, arriva Daniele Discepolo, avvocato con “grande esperienza nel settore delle procedure concorsuali – assicura il Ministero dello sviluppo – e del risanamento aziendale”.
“È una persona di grande esperienza, sono contento di condividere questo percorso”, commenta Paleari che l’ha già sentito e lo vedrà presto. Parole di apprezzamento arrivano anche dall’ad di Fs Gianfranco Battisti, che entro fine gennaio dovrà mettere a punto il piano industriale per il rilancio di Alitalia insieme ad un partner industriale.
Intanto a 19 mesi dall’avvio dell’amministrazione straordinaria il mese di novembre si chiude con risultati in crescita: i ricavi da passeggeri sono cresciuti dell’8,2% (+7,1% nel complesso dei primi 11 mesi), il numero di passeggeri segna un +4,6%, (di cui +6,2% sull’intercontinentale (negli 11 mesi rispettivamente +0,8% a quasi 20 milioni e +7,5%). Un segnale positivo per l’ex compagnia di bandiera arriva anche dalla riapertura, dopo 15 anni, della Scuola di volo: i futuri nuovi piloti, 61 cadetti di 18-25 anni di cui 4 donne, sono stati selezionati su circa mille candidature e i primi 20 inizieranno il corso (18 mesi tra il Centro di addestramento Alitalia a Fiumicino e l’aeroporto dell’Urbe) la prossima settimana.
“Siamo al lavoro tutti i giorni insieme per diventare un’azienda più forte, che superi le difficoltà che ha avuto e voi ne siete una risposta: avete dato fiducia al futuro dell’azienda”, ha detto Paleari durante l’inaugurazione in un hangar dell’aeroporto di Fiumicino, con una ‘lezione’ speciale dell’astronauta Luca Parmitano. Intanto in attesa che il prossimo cdm vari la proroga (al 30 giugno 2019) del prestito ponte, si guarda all’incontro del 12 dicembre al Mise: i sindacati, che sono stati convocati dal ministro Di Maio dopo aver minacciato la mobilitazione, si attendono di avere garanzie e risposte sulle regole di sistema del settore.