Alitalia fa marcia indietro sul progetto di 690 esuberi per recuperare 30 milioni di euro nel 2013 e si dice disponibile a percorrere strade alternative per raggiungere lo stesso obiettivo di risparmio. L'azienda verificherà, tra l'altro, se nel piano industriale sono possibili altri interventi senza intaccare i livelli occupazionali, per esempio una maggiore produttività.
Nel primo incontro "tecnico" – dopo quello di una settimana fa in cui l'ad Andrea Ragnetti aveva annunciato gli esuberi – i segretari nazionali di Filt Cgil, Mauro Rossi, di Fit Cisl Franco Persi, della Uiltrasorti Marco Veneziani e dell'Ugl Trasporti Francesco Alfonsi hanno proposto il percorso alternativo al taglio del personale che ora riguarda assistenti di volo e lavoratori del settore amministrativo e tecnico. Suggerendo un confronto su due tavoli: uno già avviato al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti con il sottosegretario Guido Improta sulle regole che riguardano tutto il settore del trasporto aereo, e un altro tavolo da aprire con le compagnie aeree sul contratto di lavoro che i sindacati chiedono sia di settore e non aziendale.
I rappresentanti dei lavoratori hanno riferito che Alitalia ha accettato questo percorso e, dopo un incontro in Assaereo, in cui si parlerà proprio del contratto, la compagnia indicherà la data per la prossima riunione.
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