Alitalia riparte da zero: presto una nuova gara. Vendita al 31 maggio

Alitalia, tutto da rifare. Dopo due anni e sette mesi di amministrazione straordinaria e tentativi di vendita, tra infinite scadenze e relative proroghe (8 solo nell’ultimo anno), il Governo riporta il timer a zero e sceglie la strada di un nuovo bando di gara, che verrà accompagnato da un piano di tagli e riorganizzazione per rendere la compagnia più appetibile.

Il nuovo percorso arriva con un decreto legge ad hoc, approvato dal consiglio dei ministri, che sblocca anche i 400 milioni di prestito ponte e concede altri sei mesi per la nuova procedura, fissando al 31 maggio 2020 il termine per il trasferimento degli asset. Ma dall’Ue arriva un altolà sul nuovo prestito: le misure che coinvolgono aiuti di Stato – avverte un portavoce della Commissione – non possono essere concesse senza essere state prima notificate a Bruxelles e avere ricevuto l’ok.

Il provvedimento si è reso necessario per uscire dall’empasse venutasi a creare dopo che, tra il passo indietro di Atlantia e il mancato passo avanti di Lufthansa, è di fatto sfumato il consorzio con Fs, Mef e Delta atteso per il 21 novembre.

Di fatto i commissari straordinari dovranno avviare un piano integrativo, che va approvato dal Ministero dello sviluppo economico, contenente “iniziative e interventi di riorganizzazione e di efficientamento” funzionali alla vendita degli asset, per la quale viene stabilito il nuovo termine del 31 maggio. I 400 milioni, che ora vengono sbloccati (il decreto fiscale li vincolava alla costituzione della cordata), serviranno per far fronte alle esigenze gestionali, ma anche per finanziare le iniziative e gli interventi di riorganizzazione ed efficientamento per “massimizzare l’interesse dei potenziali acquirenti”.

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