Non i è ancora chiusa la questione sul Piano industriale di Alitalia. Nonostante la riunione di ieri a Roma, il CdA della compagnia si è invece concluso con la decisione di chiedere ‘ulteriori dettagli’ all’advisor finanziario Lazard prima di tornare a riunirsi. Approfondimenti che, fanno sapere dalla compagnia, non riguardano la parte industriale, ma quella finanziaria, ovvero gli investimenti necessari per attuare il Piano.
La spiegazione che arriva da ambienti vicini alla compagnia è che, dal momento che la ‘fase due’ richiede ulteriori investimenti e che il Piano intende cambiare in modo radicale il modello di business, c’è l’esigenza di un approfondimento.
Indiscrezioni fanno sapere che ci sarebbero state delle tensioni tra gli azionisti italiani e il partner Etihad su come ridare ossigeno alle casse della compagnia. Mentre Alitalia si avvia a chiudere l’anno con una perdita nell’ordine dei 400 milioni, le banche sembrerebbero restie a riaprire le linee di credito, mentre Etihad non può procedere da sola ad una ricapitalizzazione, perché salirebbe oltre il 49% che farebbe perdere all’aviolinea italiana i diritti di volo nell’Ue.
Sarà Lazard a dover sciogliere il nodo e individuare la soluzione finanziaria per attuare le misure Piano. L’aggiornamento del Piano prevedrà un cambio drastico del modello di business rispetto a quanto deciso due anni fa: quindi, rafforzamento del lungo raggio e ripensamento del breve e medio raggio per essere più competitivi con le low cost. Il focus non è solo la riduzione dei costi ma l’aumento dei ricavi. Inoltre si punta ad avere una maggiore flessibilità per affrontare il nuovo contesto, caratterizzato dal rischio terrorismo, tensioni geopolitiche, ed economia che non riparte.
C’è poi il nodo delle alleanze e gli slot di Linate. Resta ancora non definito il delicato tema degli esuberi: su questo, secondo quanto si apprende, è ancora tutto aperto.
La prossima riunione del cda procederà anche a formalizzare le nomine dei nuovi consiglieri: Federico Ghizzoni e Gaetano Micciché al posto dei dimissionari Jean Pierre Mustier e Paolo Colombo. Al termine del board si riunirà anche l’assemblea dei soci.