sabato, 21 Dicembre 2024

Alitalia, timore sindacati: così vola fino all’estate

E Arrigo dice: ripetizione in scala ridotta della crisi del 2008

845 milioni di perdite in quattro anni, la liquidità ridotta a 75 milioni a fine 2012, i debiti oltre quota un miliardo: la nuova Alitalia, con il capitale eroso da quattro bilanci in rosso, ed un difficile 2012 con 280 milioni di perdita, ha oggi bisogno di fare cassa. Guardando i numeri sembra difficile poter evitare una ricapitalizzazione. E i sindacati lanciano l'allarme: "Così vola fino a dopo l'estate", avverte il segretario generale aggiunto della Uil Trasporti, Marco Veneziani, 'non vediamo nulla che ci possa tranquillizzare, serve una ricapitalizzazione. Non c'é dubbio che serve un progetto industriale di rilancio, ed il progetto finale di una grande alleanza. Da sola Alitalia non ce la fa, non ce la farà mai". Una situazione di "vacanza", avverte per la Filt Cgil il segretario nazionale Mauro Rossi, "da superare in tempi rapidissimi. L'incertezza – dice – aumenta le difficoltà di una azienda che non brilla". Mentre è necessario "aprire un focus sul piano industriale".
Secondo alcuni osservatori come Ugo Arrigo, professore di Finanza Pubblica all'Università di Milano Bicocca, che nei mesi più difficili della crisi della vecchia Alitalia era stato uno dei più attenti commentatori del dossier Alitalia, la situazione attuale "appare molto la ripetizione su scala più ridotta della crisi della vecchia Alitalia nel 2008 anche perché la compagnia è oggi più piccola". Così, anche il prestito dei soci fino a 150 milioni approvato venerdì dall'assemblea degli azionisti "ripercorre esattamente il prestito ponte da 300 milioni che nel 2008 arrivo dal governo per mantenere in vita la vecchia compagnia in attesa di una soluzione". Nessuna critica alle gestioni Sabelli e Ragnetti, aggiunge Arrigo, "hanno fatto il possibile, non gli darei un brutto voto: la compagnia se la sono trovata così, il modello di business è quello del piano Intesa che, lo avevo scritto allora e oggi c'é purtroppo una conferma, non era tale da farla stare in volo". Ed oggi come allora si guarda ad Air France, "che però non sta benissimo: non so quanto gli azionisti sarebbero contenti se si accollasse tutta Alitalia". 

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