Raggiunto un accordo tra il Tesoro e Lufthansa per la cessione di una quota di minoranza di Ita Airways al gruppo tedesco. Lufthansa acquisirà il 41% di Ita attraverso un aumento di capitale di 325 milioni di euro, con l’opzione di acquisire tutte le azioni rimanenti in un secondo momento. Il prezzo di acquisto delle azioni rimanenti si “baserà sullo sviluppo” del business di Ita Airways, ha spiegato Lufthansa.
Nell’ambito dell’accordo, il Mef si è impegnato in un aumento di capitale di 250 milioni di euro, si tratta della terza e ultima tranche del finanziamento complessivo da 1,35 miliardi di euro già autorizzato dall’Ue. La finalizzazione contrattuale dell’accordo “è prevista a breve”. Secondo quanto si apprende, la mancanza della firma sarebbe legata solamente ad alcune questioni minori di tipo tecnico-legale.
“Ci abbiamo lavorato tanto, siamo convinti e quindi soddisfatti. Si segna la fine di un percorso nella storia della compagnia di bandiera nazionale, che ha portato alla prospettiva dell’integrazione con un importante vettore europeo”, ha detto il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti. “Se sono rose fioriranno”, ha poi detto parlando con i giornalisti dopo aver incontrato al Mef l’amministratore delegato di Lufthansa, Carsten Spohr, il presidente di Ita, Antonino Turicchi e l’ex numero uno di Air Dolomiti, Joerg Eberhart.
Per il numero uno di Lufthansa “l’accordo porterà a una situazione vantaggiosa per l’Italia, Ita Airways e il gruppo Lufthansa. È una buona notizia per i consumatori italiani e per l’Europa, perché una Ita più forte rafforzerà la concorrenza nel mercato italiano”. Al tempo stesso “come giovane compagnia, con una flotta moderna e con un suo hub efficiente e in espansione a Roma, Ita è la soluzione perfetta per il gruppo Lufthansa”, ha aggiunto Spohr, parlando anche di Milano dove Ita “copre un ampio bacino di utenza che offre anche potenzialità di
crescita”.
La strategia di sviluppo di Ita Airways “continuerà ad essere condivisa dai due azionisti, Mef e Lufthansa”, afferma il Tesoro in una nota nella quale si parla di occupazione e rinnovo della flotta, non della cifra pagata da Lufthansa con un aument o di capitale che di fatto lascia all’interno della società le risorse, favorendone lo sviluppo ma senza che queste diventino una dismissione che riduca il debito pubblico, come è avvenuto nel passato con altre dismissioni. Il piano industriale della compagnia, spiega il Mef, prevede una crescita dei ricavi di 2,5 miliardi di euro quest’anno e 4,1 miliardi per il 2027. Questi risultati “consentiranno la crescita e il rinnovamento della flotta, che a fine 2027 conterà 94 aeromobili rispetto agli attuali 71, con un’età media di cinque anni” mentre “l’organico, previsto quest’anno a 4.300 unità grazie alle 1.200 assunzioni in corso di perfezionamento, salirà a oltre 5.500 a fine piano”, specifica il ministero.
Soddisfazione è stata espressa dalla Fnta-Anpac Anpav Anp – in rappresentanza dei piloti e degli assistenti di volo di Ita: “si sancisce il successo del progetto nato nel 2021 e fortemente supportato anche dalle associazioni professionali del personale navigante. Attendiamo quanto prima una convocazione per l’illustrazione del piano industriale e poter valutare nel dettaglio il nuovo assetto organizzativo dell’azienda”.