Ernest Airlines, a terra dallo scorso 13 gennaio per la sospensione della licenza da parte di Enac, ha chiesto il concordato preventivo. È slittato, dunque, l’incontro previsto al ministero del Lavoro in cui i vertici aziendali avrebbero dovuto comunicare il destino del vettore.
Ernest Airlines ha avviato la pratica al tribunale di Milano per richiedere il concordato preventivo. Se il giudice dovesse concedere questa opportunità potrebbe essere il primo passo per sperare di tornare a volare. I 200 dipendenti rimasti a terra verrebbero gestiti con la cassa integrazione in attesa di riorganizzare l’attività operativa. Questo è lo scenario più ottimistico, perché le insidie non mancano così come le difficoltà di ripartire dopo lo stop imposto dall’Enac.
Intanto, una delegazione dei 200 lavoratori di Ernest oggi darà vita ad un presidio organizzato dai sindacati sotto la sede del ministero a Roma per i 1.450 dipendenti di Air Italy a rischio licenziamento dopo la decisione dei vertici di avviare la liquidazione in bonis.