giovedì, 19 Dicembre 2024

Il dietrofront di Ryanair: sì al rimborso per covid. Ecco come fare

Finalmente la svolta: dopo varie sollecitazioni da parte delle associazioni dei consumatori, Ryanair, che finora consentiva di cambiare solo la data del volo a fronte di un pagamento di 40 euro, ha deciso di rimborsare il biglietto a chi non può usufruire del volo perché risultato positivo al Covid o in quarantena per essere entrati in contatto con persone positive.

La low cost irlandese ha infatti deciso di offrire un voucher di viaggio, del valore del biglietto acquistato e che non può essere utilizzato, che può essere speso sul sito ryanair.it entro 24 mesi. Al termine del periodo, in caso di mancato utilizzo, verrà rimborsato il valore del biglietto originario, o il valore residuo del biglietto originario, in caso di utilizzo parziale del voucher.

Per richiedere il voucher di viaggio in caso di positività o quarantena, è necessario prima di tutto compilare il modulo (clicca qui) allegando la documentazione richiesta, ovvero:
– certificato medico per quarantena, soggiorno forzato in casa (sotto la supervisione delle autorità sanitarie) o ricovero in ospedale a causa del virus Covid 19;
– prova di residenza, prova del domicilio o altra prova documentale idonea che dimostri che è stato o è vietato lasciare o entrare una certa area;
– prova di partecipazione a un evento rinviato/sospeso o annullato per ottemperare alle istruzioni impartite dal Governo italiano.

La decisione di Ryanair è stata accolta con soddisfazione dall’Enac: “il nuovo orientamento della compagnia rappresenta una svolta di fondamentale rilievo per i passeggeri e segna per l’ENAC, che si è sempre attivato nei confronti di Ryanair richiamando la compagnia al rispetto della normativa comunitaria e nazionale, un’ulteriore affermazione del ruolo dell’Ente a garanzia della piena e incondizionata tutela dei diritti dei passeggeri. Ryanair, infatti, a sostegno della propria policy, aveva sempre fatto leva sul diritto irlandese, che esclude ogni rimborso se il consumatore non rispetta un contratto per colpe non riconducibili al vettore”.

Esultano anche le associazioni dei consumatori. Anche se per Assoutenti il rimborso con il vocuher non basta perché “la normativa vigente stabilisce il rimborso in favore dei passeggeri impossibilitati a partire per cause di forza maggiore”. “Si tratta comunque di un importantissimo risultato ottenuto da Assoutenti in favore di migliaia di viaggiatori che, negli ultimi mesi, si erano rivolti alla nostra associazione denunciando l’impossibilità di ottenere un rimborso per i biglietti non fruiti a causa del Covid – spiega il presidente Furio Truzzi – Un comportamento che aveva portato ad un esposto di Assoutenti all’Enac e proprio grazie al nostro pressing la compagnia aerea ha modificato la propria posizione, riconoscendo i diritti dei viaggiatori”.

Dello stesso avviso Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori: “non è sufficiente che Ryanair offra solo un voucher da spendere per un altro viaggio. Il rimborso deve avvenire in contanti e, soprattutto, la nuova politica non può valere solo per il futuro, ora che la pandemia sembra essere più sotto controllo. Vanno rimborsati anche tutti i consumatori che hanno avuto problemi in passato, senza se e senza ma!” conclude Dona.

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