Basta ritardi. La newco per la nuova Alitalia deve partire al più presto per assicurare la continuità aziendale e il futuro dei suoi 11.500 dipendenti e delle loro famiglie. Lo chiede il commissario straordinario della compagnia Giuseppe Leogrande che, in audizione alle commissioni riunite Trasporti e Attività produttive della Camera insieme al direttore generale Giancarlo Zeni, si appella espressamente al governo affinché acceleri sul decreto per far decollare la nuova società. Un’urgenza resa ancor più impellente alla luce dell’impatto shock del Covid: in 9 mesi l’azienda ha bruciato 2,2 miliardi di ricavi e ora ha ancora ossigeno per 260 milioni.
I voli sono precipitati dai 13.521 di febbraio fino ai 1.490 di aprile e 1.996 di maggio, per poi registrare una leggera ripresa nei mesi estivi, fino ai 7.619 voli di agosto (comunque -57% rispetto al 2019). I passeggeri sono passati dal milione e trecento di febbraio fino ai 47 mila di aprile, per poi segnare una lenta ripresa da maggio fino ai circa 650 mila viaggiatori di luglio e agosto. Stessa dinamica per i ricavi.
A questo va aggiunta la continua modifica delle programmazioni, con le cancellazioni dei voli (anche se su questo Zeni assicura che la compagnia ne ha cancellati meno rispetto alla media dei concorrenti) che sono costate alla compagnia oltre 265 milioni di euro di rimborsi. In questa crisi spicca invece l’esperienza positiva dei voli Covid tested, che è stata presa come modello dalla Iata, e che ora Alitalia potrebbe lanciare anche sui voli internazionali.
In cassa al 30 settembre restano 260 milioni, compresi i 199 milioni di indennizzi per il Covid ricevuti dall’Ue. Soldi quest’ultimi arrivati solo a settembre, dopo un iter “piuttosto lungo e complesso” che ha causato “qualche tensione finanziaria” tra agosto e settembre, spiega Leogrande, annunciando di aver appena presentato al Mise istanza per ottenere anche i restanti 150 milioni del contributo: “e anche qui – si appella nuovamente all’esecutivo – sollecito una pronta attivazione della procedura di notifica alla Commissione”.