Lazzerini e la sfida della nuova Ita, dai 52 aerei al lungo raggio

Nonostante lo scetticismo dei sindacati e di parte della politica, Ita conferma la strategia del proprio piano industriale, basata su un approccio graduale nello sviluppo della flotta e sul ribilanciamento dell’intercontinentale. La nuova compagnia “può competere”, assicura l’ad Fabio Lazzerini, e anzi avere solo 52 aerei all’inizio può bastare per competere perché è vero che le altre compagnie hanno flotte maggiori “ma bisogna guardare agli aerei che volano” ora che, vista la crisi “Covid, sono pochi”, spiega il manager.

Quindi, se le varianti non porteranno a nuove chiusure, gli aerei saliranno “a 78 nel 2022”, di pari passo con l’incremento del traffico. E c’è ottimismo anche sulle prospettive di crescita. “Non so se c’è bisogno di una compagnia di bandiera, ma in Italia c’è spazio per una compagnia che possa fare soldi e non perderli”. E dopo che per 20 anni si è “tagliato brutalmente il lungo raggio”, con questo piano si punta sul “ribilanciamento dei voli intercontinentali”. Ma sempre con gradualità – puntualizza l’ad – “visto che il lungo raggio, secondo le stime, è quello che riprenderà più lentamente dopo la pandemia”.

La vera nota dolente è il ritardo accumulato nel decollo, che non potrà sfruttare il trampolino di lancio della stagione estiva. Non poter fare i biglietti per questa estate è “un grande svantaggio”, ammette Lazzerini, ricordando che il piano industriale originale prevedeva la partenza il primo aprile “proprio per cominciare a creare la base di vendite per poi volare in una bella stagione estiva”. Ora però si guarda avanti. “Adesso abbiamo 90 giorni per poter far partire l’azienda”, dice il manager. Si parte dall’assemblea dei soci – che si terrà a giorni – per deliberare l’aumento di capitale di 700 milioni. C’è poi da fare la trattativa diretta con la vecchia Alitalia per rilevare la parte Aviation e, quando saranno pronti i bandi, Ita potrà partecipare alle gare per il Ground Handling, la Manutenzione e il Brand. Ed è proprio sullo storico marchio Alitalia che Ita si prepara a dare battaglia. La nuova Ita “farà di tutto” per vincere la gara, assicura Lazzerini, che, in caso contrario, promette comunque “qualcosa di appealing”. Si lavora intanto anche sul fronte della partnership, che sarà sia commerciale che industriale: le trattative in corso sono con due gruppi, Lufthansa e Delta-Air France-Klm-Virgin, e sono a “buon punto”. L’obiettivo è riuscire ad avere “chiaro prima della partenza in quale dei due mondi saremo”.

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