venerdì, 22 Novembre 2024

Norwegian taglia voli lungo raggio e 2.600 posti di lavoro

L’effetto dello tsunami Covid colpisce anche la Norwegian, terzo vettore low cost europeo (dopo l’irlandese Ryanair e la britannica EasyJet) e primo a offrire negli ultimi anni voli transatlantici fra Europa e America a tariffe contenute.

La compagnia norvegese ha infatti annunciato il taglio del lungo raggio – che aveva base nell’aeroporto di Gatwick, a Londra – e di 2.600 posti di lavoro, inclusi 1.100 fra piloti e assistenti di volo basati nell’hub londinese.

“Concentrando le nostre operazioni sul corto raggio, puntiamo a restare attrattivi per gli attuali e i nuovi potenziali investitori e salvare quanti più posti di lavoro è possibile” ha commentato Jacob Schram, amministratore delegato di Norwegian.

Sconforto è stato espresso dalle segreterie nazionali di Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti. “Considerato il grave periodo legato all’emergenza pandemica in atto e la recente campagna di massicce vaccinazioni appena iniziate, riteniamo che la base di Roma potrà avere una considerevole ripresa del traffico nel medio termine che deve essere assolutamente considerata dai vertici della compagnia” spiegano i sindacati che chiedono alla compagnia di valutare congiuntamente ogni eventuale azione futura per non disperdere il patrimonio di alte professionalità rappresentate dagli oltre 300 dipendenti basati a Roma. “Ricordiamo inoltre – spiegano – che attualmente le leggi nazionali vietano i licenziamenti collettivi fino al 31 marzo, termine che verrà probabilmente prorogato in funzione dell’emergenza in atto, e che non verranno accettate ipotesi drastiche che non prevedano il ricorso al dialogo al fine di sviluppare percorsi di protezione, ricollocazione e l’attivazione di ulteriori ammortizzatori sociali per tutti i dipendenti”.

In seguito all’emergenza Covid, Norwegian aveva tuttavia messo a terra fin dal marzo 2020 la sua intera flotta di nuovi mastodontici Boeing 787 Dreamliner, acquisiti per coprire le grandi distanze. Ad agosto aveva poi annunciato perdite per oltre mezzo miliardo di euro e si è messa in lista con altre compagnie aeree per ottenere aiuti di Stato ad hoc.

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