O’Leary chiede le dimissioni del presidente Enac

Rapporti tesi tra Ryanair e le autorità italiane, anche quelle preposte al controllo del traffico aereo. In una nota il ceo della low cost irlandese, Michael O’Leary, va giù a gamba tesa dopo un’intervista a Pierluigi Di Palma, presidente dell’Enac, che nei giorni scorsi lamentava tra l’altro un “oligopolio” in Italia. “Di Palma fa affermazioni false, che ingannano il governo italiano”, dice secco O’Leary.

A breve giro la replica di Di Palma: “Non rispondo a O’Leary e alle sue provocazioni — dice al telefono con il Corriere della Sera – e capisco che le mie dichiarazioni gli diano fastidio. Vorrei soltanto ricordargli che deve rispettare le istituzioni italiane e chi le rappresenta. Il nostro compito – aggiunge – è quello di stare sempre al fianco del cittadino-passeggero, tutelandolo in ogni aspetto, compreso il costo dei trasporti”.

Non si tratta in ogni caso della prima polemica di O’Leary. Molto critica di recente la sua posizione, ad esempio, quando si parlò dell’algoritmo che avrebbe gonfiato i prezzi. O’Leary disse: “quella dell’algoritmo sulle tariffe è una notizia spazzatura”. E rivolgendosi all’esecutivo rincarò: “cercano l’algoritmo e non vedono la tassa sugli imbarchi che grava tutta sui passeggeri”.

Ora un nuovo capitolo: Ryanair chiede al presidente dell’Enac Pierluigi Di Palma di dimettersi, definendo ‘false’ le sue affermazioni sull’esistenza di un ‘oligopolio’ in Italia o sul fatto che ‘le compagnie aeree low cost non esistono più’ o – ‘ancora più assurdamente’, secondo la compagnia – che le tariffe basse ‘non ci saranno mai più’.

“Le ultime imbarazzanti dichiarazioni di Di Palma – si legge in una nota – arrivano a meno di 12 mesi da sue altre false affermazioni sul fatto che le compagnie aeree in Italia lavorano insieme per aumentare le tariffe. È evidente che Di Palma non ha idea di cosa sia un oligopolio – prosegue la nota della compagnia irlandese – Ryanair gli ha inviato un libro ‘Economics for Dummies’ per insegnargli che un oligopolio è un mercato in cui un piccolo numero di fornitori lavora insieme per limitare l’offerta ed aumentare i prezzi. Nel mercato italiano, Ryanair, che ha meno del 40% di quota di mercato (non il 51% come sostiene erroneamente Di Palma), sta aumentando la sua capacità di posti del 10% nel 2024 e sta abbassando le tariffe aeree per milioni di consumatori italiani”.

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