Si annuncia molto lunga, almeno fino a dicembre, la stagione di agitazioni sindacali che interesserà Qantas, la compagnia di bandiera australiana. Il giorno dopo l'annuncio del raddoppio dei profitti nell'anno finanziario 2010/11, fino a 250 milioni di dollari (185 milioni di euro) e una settimana dopo aver reso noto un piano di ristrutturazione che prevede la creazione di due nuove linee aeree basate in Asia ed il taglio di mille posti di lavoro in Australia, tecnici della manutenzione hanno iniziato oggi una serie di scioperi di un'ora scaglionati attraverso il Paese, destinati a causare ritardi nei voli.
Intanto, anche il sindacato dei lavoratori dei trasporti, a cui aderiscono gli addetti ai bagagli e al carburante hanno annunciato scioperi, mentre i piloti di lunga tratta hanno già avviato un'agitazione in versione soft, con annunci ai passeggeri in volo sulle loro rivendicazioni, con cui chiedono che a bordo dei voli Qantas ci siano solo piloti Qantas, e non assunti in paesi asiatici.
Dal canto suo, il direttore generale Alan Joyce ha spiegato che l'aumento dei profitti non ha interessato i servizi internazionali, dove la perdita ha superato i 200 milioni di dollari. La ristrutturazione è necessaria, ha detto, dato che i costi base di Qantas International sono superiori del 20% rispetto ai concorrenti.
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