Ryanair non riesce ancora a uscire dall’emergenza voli e annuncia altre cancellazioni che coinvolgeranno 400mila passeggeri fino a marzo 2018. E per concentrarsi sul proprio rilancio dice addio ad Alitalia. La low cost irlandese, con un lunghissimo e articolato comunicato, ha reso noto che rallenterà la crescita prevista per la stagione invernale, facendo volare 25 aerei in meno a partire da novembre e 10 in meno da aprile 2018, mettendo così ‘in cascina’ aerei ed equipaggi di riserva nelle 86 basi in cui è operativa. Questo eviterà “il rischio di ulteriori cancellazioni”, ma intanto circa 400mila passeggeri, che avevano già prenotato per questi voli, rimangono di nuovo a terra: lo stop ai 25 aerei per la stagione invernale provoca infatti la sospensione di 34 rotte, di cui 11 che riguardano aeroporti italiani.
In particolare 7 rotte interessano lo scalo di Trapani (di cui 3 con città europee e 4 collegamenti nazionali con Parma, Genova, Roma e Trieste). Saltano anche le rotte tra Venezia e Amburgo e Sofia; il collegamento tra Pisa e Sofia e quello tra Palermo e Bucarest.
Ai passeggeri coinvolti vengono offerti “voli alternativi o un pieno rimborso del biglietto”, ma anche “un voucher da 40 euro (80 col ritorno) che gli permetterà di prenotare un volo Ryanair fino a marzo 2018”.
La rimessa in carreggiata della compagnia non passa, comunque, solo dalla messa a terra degli apparecchi, ma anche da nuove assunzioni: la low cost afferma di avere più di 2.500 piloti in lista d’attesa e di averne altri 650 che entreranno in azienda entro marzo.
I vertici aziendali, insomma, si stanno dando da fare per rimettere ordine in una situazione che era sfuggita di mano: per questo la società ha deciso di eliminare “tutte le distrazioni per il management a partire dal proprio interesse per Alitalia. Abbiamo notificato ai commissari che non porteremo avanti l’interesse in Alitalia né presenteremo alcuna ulteriore offerta per l’aviolinea”. Un brutto colpo per la procedura di vendita del vettore italiano: tra le offerte che dovranno arrivare entro il 16 ottobre (e non più il 2) non ci sarà dunque quella della compagnia irlandese e, forse, nemmeno quelle di Lufthansa e Easyjet, in trattativa per le diverse parti di Air Berlin.
Nella dozzina di potenziali acquirenti tra i più solidi figurano al momento solo l’americana Delta e la stessa Etihad, oltre alle società di handling (interessate solo a quella parte) e ad alcuni fondi. E’ possibile però che il rinvio della scadenza possa consentire ad altri soggetti di farsi avanti.
Questi i collegamenti cancellati da Ryanair fino al prossimo orario estivo che parte ad aprile.
1. Bucarest – Palermo
2. Chania – Atene
3. Chania – Pafos
4. Chania – Salonicco
5. Colonia – Berlino (SXF)
6. Edimburgo – Szczecin
7. Glasgow – Las Palmas
8. Amburgo – Edimburgo
9. Amburgo – Katowice
10. Francoforte sul Meno – Oslo (TRF)
11. Amburgo – Salonicco
12. Amburgo – Venezia (TSF)
13. Londra (LGW) – Belfast
14. Londra (STN) – Edimburgo
15. Londra (STN) – Glasgow
16. Newcastle – Faro
17. Newcastle – Danzica
18. Sofia – Castellon
19. Sofia – Memmingen
20. Sofia – Pisa
21. Sofia – Stoccolma (NYO)
22. Sofia – Venezia Treviso (TSF)
23. Salonicco – Bratislava
24. Salonicco – Parigi BVA
25. Salonicco – Varsavia (WMI)
26. Trapani – Baden Baden
27. Trapani – Francoforte (HHN)
28. Trapani – Genova
29. Trapani – Cracovia
30. Trapani – Parma
31. Trapani – Roma FIU
32. Trapani – Trieste
33. Breslavia – Varsavia
34. Danzica – Varsavia