Ryanair ha pubblicato un elenco di propositi per il nuovo anno destinato ai governi dell’UE che desiderano favorire la crescita dell’aviazione, del turismo e dell’occupazione nel 2025.
Eccole:
Eliminare le tasse sull’aviazione: negli ultimi due anni, la Svezia, l’Ungheria, l’Irlanda e alcune regioni d’Italia hanno abolito le tasse sull’aviazione, e sono state ricompensate con una crescita significativa del traffico e del turismo. Nel frattempo, il Regno Unito, la Francia e la Germania, tre economie in crisi, hanno aumentato le tasse sull’aviazione, registrando un calo del traffico. È giunto il momento di eliminare le tasse sull’aviazione e mettere la libertà di movimento e i viaggi aerei a tariffe basse al centro della ripresa economica nel 2025.
Ridurre le elevate tariffe ATC: dal 2020, nel periodo post-Covid, le tariffe ATC in tutta Europa sono aumentate più del doppio rispetto al tasso di inflazione. Allo stesso tempo, i servizi ATC continuano a sottoperformare. L’estate 2024 ha registrato il peggior anno mai visto per ritardi e cancellazioni dei servizi ATC, principalmente perché i servizi ATC dell’UE non riescono a gestire adeguatamente a livello di personale la prima ondata di partenze mattutine. È ora che i governi europei seguano l’esempio degli Stati Uniti e riducano o aboliscano le tasse ATC, un servizio che dovrebbe essere fornito dai governi e non essere a carico delle compagnie aeree e dei passeggeri.
Risolvere i ritardi ATC: due semplici riforme risolveranno il 90% dei ritardi ATC in tutta Europa: A) Garantire che i servizi ATC siano al completo per la prima ondata di partenze mattutine e B) Proteggere i sorvoli durante gli scioperi nazionali ATC. La Commissione europea, sotto la guida di Ursula von der Leyen, ha promesso efficienza e competitività, e non ci sarebbe misura più popolare che risolvere questi ritardi nell’ATC. L’Europa ha sprecato 20 anni promettendo un Cielo Unico Europeo senza alcun progresso. Bisogna abbandonare Il Cielo Unico Europeo, deregolamentare il controllo del traffico aereo e permettere ai fornitori di servizi di controllo del traffico aereo di competere tra loro, come già fanno le compagnie aeree.
Abolire gli artificiali vincoli alla crescita: eliminare i limiti al traffico. L’esempio più eclatante di limitazione del traffico in Europa è il limite di 32 milioni di passeggeri all’aeroporto di Dublino, che riguarda un aeroporto che ha appena inaugurato una seconda pista, portando la sua capacità a 60 milioni di passeggeri. L’ultimo governo irlandese non è riuscito a rimuovere questo limite imposto nel 2007 – ben 17 anni fa – per preoccupazioni legate alla congestione del traffico stradale locale intorno all’aeroporto di Dublino.
“Il 2025 – ha detto il CEO di Ryanair, Michael O’Leary – deve essere l’anno della competitività e della crescita in tutta Europa. Troppe economie europee, come Francia, Germania e Regno Unito, stanno ristagnando sotto il peso della regolamentazione, dell’aumento delle tasse e della cattiva gestione governativa. È tempo di tornare alla deregolamentazione e concentrarsi su politiche che favoriscano la crescita. L’aviazione è l’unico settore in Europa in grado di garantire una crescita immediata e sostenibile del traffico, del turismo e dell’occupazione, in particolare nelle regioni periferiche d’Europa. Ryanair prenderà in consegna oltre 350 nuovi aeromobili nel prossimo decennio e prevede di crescere da 200 milioni a 300 milioni di passeggeri all’anno. Questa crescita deve essere supportata da politiche orientate alla crescita, sia da parte dell’UE che dei governi nazionali, a beneficio dei cittadini europei e della connettività dell’Europa”.