Domenica di trattative, ieri, per la compagnia aerea Sas alle prese con un programma di tagli e dismissioni. La data del 18 novembre era stata indicata come termine ultimo per arrivare ad un accordo tra azienda e sindacati su un piano che prevedesse di portare i costi del personale a livelli 'conformi al mercato' con un taglio degli stipendi di base fino al 15%. Ma l'azienda avrebbe rifiutato le proposte avanzate dai sindacati dei piloti e del personale viaggiante. L'azienda avrebbe inoltre comunicato a tutti gli equipaggi all'estero di fare rifornimento di carburante e di essere pronti a rientrare alla base. Il negoziato però continua.
E' dal 2007 che Sas di cui i governi di Svezia, Norvegia e Danimarca detengono insieme una quota del 50%, non archivia un anno in utile. La compagnia si è vista costretta a un drastico piano di riorganizzazione dopo aver ottenuto una linea di credito da 3,5 miliardi di corone dal governo svedese e dalle principali banche, a patto però che venga siglato un accordo con i sindacati.