E' stata "una semplice avaria" a causare l'atterraggio d'emergenza di un aereo Alitalia ieri a Olbia. Lo precisa la compagnia in una nota spiegando che "si è leggermente incrinato nello strato interno il finestrino anteriore della cabina di pilotaggio. Un evento indipendente dalla manutenzione e previsto da tutte le procedure, che non compromette la sicurezza del volo ma che necessita, da manuale, di un atterraggio del tutto precauzionale".
Replica così Alitalia alle dichiarazioni allarmiste dall'onorevole del Pdl Mauro Pili, che aveva definiti gli aerei della compagnia italiana da terzo mondo: "Il comandante ha parlato di un gravissimo problema – aveva affermati Pili – dichiarando 'la crepatura di un vetro' del velivolo. Ho notizie di grande panico tra i passeggeri. Siamo dinanzi a un servizio a un passo dal terzo mondo con aerei vecchi di più di 20 anni, compresi i Dc 9 rimessi in servizio. Tutto ciò è intollerabile, per questo motivo l'Enac deve aprire subito un'inchiesta sull'accaduto e il Governo riferisca in Aula sul degrado della continuità territoriale aerea tra la Sardegna e la Penisola".
Alitalia, stupita da tali dichiarazioni, ha puntualizzato che il nuovo A320 partito da Cagliari in direzione Fiumicino è incorso in una semplice avaria. Il comandante ha costantemente informato i passeggeri dell'evolversi dei fatti e non si è verificata nessuna 'scena di panico' a bordo e i passeggeri non sono mai stati preoccupati. L'atterraggio – prosegue la nota – è avvenuto senza alcun problema e i passeggeri sono stati riprotetti con un volo alternativo verso Roma".
Alitalia ha precisato inoltre che, "contrariamente alle convinzioni e alle dichiarazioni dell'onorevole Pili, non ha in flotta vecchi DC9 o aerei 'assemblati', cosa peraltro, per quanto ci è dato sapere, contraria alle norme di volo. La flotta Alitalia è invece tra le più giovani d'Europa, con una età media di poco più di 6 anni. Negli ultimi tre anni – conclude – sono entrati in flotta oltre 50 nuovi aerei".
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