Troppi i 6 mila euro chiesti dal Convention Bureau nazionale per partecipare per alla prossima edizione di Eibtm, in programma a Barcellona dal 29 novembre al 1° dicembre? La pensa così Federcongressi&eventi che per questo motivo si sta chiedendo se non sia opportuno attivare un progetto alternativo e innovativo di presenza italiana alla fiera, e di metterlo a disposizione degli interessati a una quota più economica.
"La fee che ci chiede il CB nazionale – sottolinea il presidente Federcongressi&eventi, Paolo Zona – è ben superiore a quella, già elevata, che pagammo sia per l'Imex di Francoforte a maggio sia un anno fa per la stessa Eibtm. Pare che il cda del Convention Bureau abbia deciso di non poter più "tollerare" operazioni in perdita, quale evidentemente s'è rivelata quella di Francoforte. Secondo noi, però, questi non sono i termini adatti ad affrontare la questione, dato il momento di crisi e considerata la natura del Convention Bureau, che è spa di matrice pubblica. Iniziative quali la costituzione di un CB nazionale nascono per dare sostegno alle imprese e non per mettersi in concorrenza con esse. Non possiamo condividere questa impostazione. Per questo stiamo valutando la possibilità di offrire agli operatori una presenza a Barcellona innovativa, autonoma, con i crismi di funzionalità e professionalità cui sono abituati, supportata da servizi di accoglienza e di promo-office in fiera dinamici e "commercialmente aggressivi", a un prezzo che non sia un insulto alla ragione. Oficina del Turismo, il nostro promo-office, ha iniziato in questi giorni a contattare uno a uno quanti hanno partecipato ad Imex ed Eibtm nelle passate edizioni, per presentar loro l'iniziativa. Proseguiremo su questa strada sempre che il CB nazionale non manifesti in brevissimo tempo – nei fatti, più che nelle parole – un cambiamento di rotta e di spirito" conclude Zona.
