venerdì, 22 Novembre 2024

Quanto vale il mice nel Pil nazionale? Anche l’Italia studia

Eventi più piccoli ma con una qualità migliore nel 2014. Sono le previsioni degli operatori congressuali in vista del nuovo anno secondo i dati contenuti nella ricerca "2014 Global meetings & events trends and forecast", realizzata da American Express e presentata al BizTravel Forum, che si è svolto nei giorni scorsi a Milano. I manager interpellati prevedono infatti una concentrazione del mercato su eventi più piccoli, a budget ridotto, con più contenuto, coinvolgimento dei partecipanti e comunicazione. Il saving è l'obiettivo principale, ed è forse questo il motivo per cui si guarda ai virtual meeting come possibile format di tendenza, pur non essendone ancora pronta la piena implementazione.
Ai lavori ha partecipato anche Olimpia Ponno, presidente di MPI Italia, che ha posto l'accento sulla scarsità di dati quantitativi, di aggiornamenti e sulla difficoltà nel raccoglierne, per la mancanza di una strategia e di un metodo centralizzato a livello nazionale in grado di inquadrare l'Italia in una cornice di benchmarking internazionale, conditio sine qua non per comprendere quali investimenti ci sono da fare e soprattutto per essere competitivi a livello globale e poter vincere gare internazionali, per posizionare l'Italia tra le dieci nazioni più competitive al mondo secondo il World Economic Forum nella meeting &  event industry e nel turismo.
Per questo motivo, Ponno ha invitato American Express a condividere il valore dell'Economic Impact Study, cioè dell'unico Studio riconosciuto dal CIC (Convention industry Council, l'interassociazione di categoria di cui MPI è socia) in grado di quantificare e misurare l'impatto economico della meeting & event industry sul Pil del Paese. Alla fine, MPI Italia Chapter e Uvet American Express hanno assunto l'impegno di perseguire questa strada per arrivare al fatidico 2015, anno dell'Expo, con un gruppo di investitori pronti a realizzare lo studio.

 

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