venerdì, 22 Novembre 2024

Workshop sulla meeting industry al World Communication Forum

Domani a Palazzo Mezzanotte di Milano tavola rotonda con un ricco panel di relatori

Si intitola "Opportunità e strategie di sviluppo del turismo congressuale internazionale in Italia" il workshop in programma domani, mercoledì 10 aprile alle 12.30, nell'ambito del World Communication Forum, che si svolge a Palazzo Mezzanotte di Milano fino a giovedì 11 aprile.
I lavori saranno coordinati da Gabriele Capolino, direttore ed editore associato di Milano Finanza, nonché presidente della European Business Press (EBP); e da Emma Aru, presidente di Studio Ega, membro del consiglio direttivo della Piccola e Media Impresa di Unindustria, componente del comitato tecnico Progetto speciale Expo 2015 di Confindustria nonché del collegio dei Probiviri di Federcongressi&eventi.
Parteciperanno: Renzo Iorio, presidente Federturismo; Giampaolo Letta, presidente del Comitato industria creativa, cultura e turismo di Unindustria-Confindustria; Andrea Rea, professore associato di marketing all'Università La Sapienza di Roma, docente di marketing alla Scuola di direzione aziendale della Bocconi e presidente della Mostra d'Oltremare di Napoli; Roberto Arditti, external relations advisor di Expo 2015; Daniela Carosio, responsabile comunicazione delle Ferrovie dello Stato; Diego Nepi Molineris, direttore impianti sportivi e parco Foro Italico, Coni Servizi; Francesco Conci, managing director di MiCo (il centro congressi di Fiera Milano).
L'analisi verterà sulle statistiche ICCA da cui emerge come il vecchio continente ospiti oltre la metà (55%) dei cosiddetti grandi eventi internazionali. Le cifre offrono un quadro incoraggiante del posizionamento dell'Italia, che nel 2011 risultava al sesto posto nel mondo, con 363 grandi eventi ospitati, alle spalle di Stati Uniti (primi con 759 eventi), Germania (577), Spagna (463), Regno Unito (434) e Francia (428).
Meno confortante è la ripartizione per città considerato che solo tre sono ai primi cento posti: Roma (19ma con 92 eventi), Milano (staccatissima al 62mo posto con 32 eventi, al pari – peraltro – nientemeno che di New York e San Francisco) e Venezia (99ma con 22 eventi).  
Da qui la ricerca delle cause di questo strano fenomeno: da un lato un brillante posizionamento dell'Italia come nazione in generale, dall'altro un'incompleta affermazione delle città in particolare, che stentano ad affermarsi sui competitor internazionali. Perché? Forse per ricettività alberghiera non sempre sufficiente? Scarsa collaborazione tra gli operatori? Marketing strategico migliorabile o mancanza di infrastrutture adeguate? Il workshop tenterà di dare una risposta a queste domande.

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