Vanno definiti i protocolli sanitari per consentire il riavvio graduale del mercato delle crociere stoppato dall’emergenza coronavirus, senza dimenticare i soggetti più deboli della filiera, come le agenzie marittime specializzate, senza prospettive di traffico fino alla prossima stagione. Sono i due punti che il presidente di Federagenti Gian Enzo Duci ha sottolineato al tavolo sulle crociere con il ministro dei Trasporti Paola De Micheli.
“Nel 2020 le navi da crociere avevano previsto 4.800 scali nei porti italiani per movimentare quasi 13 milioni di passeggeri – evidenzia una nota di Federagenti – Circa due terzi di questo mercato è già stato azzerato e non esistono grandi speranze di salvarne il resto”. Un’emergenza senza precedenti, che richiede la validazione di protocolli sanitari in modo che il mercato possa per gradi ripartire e un sostegno allargando la visuale oltre che alle compagnie anche alle realtà più piccole. “Vanno supportati in via prioritaria i soggetti imprenditoriali medi e piccoli che – come le agenzie marittime specializzate – nei porti vivono solo di servizi al settore crocieristico e che, in alcuni casi, terminata nel novembre scorso la stagione 2019, non hanno prospettive di traffico (e reddito) fino alla stagione 2021”