Le adv e l’affare crociere: per il 40% è oltre un quinto del fatturato
27 Ottobre 2025, 12:40
Focus sull’intermediazione turistica italiana e la crocieristica nell’edizione 2025 dell’Italian Cruise Watch realizzata da Risposte Turismo e presentata nel corso della dodicesima edizione di Italian Cruise Day, che quest’anno si è svolta presso la Vecchia Dogana di Catania.
Condotta su un campione di oltre 200 agenzie di viaggio da tutta Italia che vendono il prodotto crociera (40% indipendenti e 60% affiliate a network), l’indagine mostra come la crocieristica pesi sempre di più sul giro d’affari delle agenzie di viaggi: quelle per cui vale oltre il 20% del fatturato sono salite dal 27% del 2015 al 40% nel 2025.
Con riferimento ai principali fattori che influenzano la scelta del prodotto crociera, i clienti alla prima esperienza privilegiano, soprattutto, la proposta di destinazioni in itinerario (49%) e gli sconti e promozioni (46%), mentre per i cosiddetti repeater prevalgono la soddisfazione per le crociere passate (59%), la novità delle destinazioni proposte (56%) e l’interesse a soggiornare su una nave diversa con una differente offerta di esperienze a bordo (40%).
Dal punto di vista dell’acquisto del prodotto, invece, rimane ancora forte il trend delle prenotazioni in anticipo, con la metà di esse effettuate almeno 6 mesi prima dell’inizio della vacanza in crociera (di cui il 37% tra 1 anno e 6 mesi prima e il rimanente oltre 1 anno).
L’automobile risulta il mezzo di trasporto più utilizzato per raggiungere il porto di imbarco, con quote che variano dal 54% per i clienti delle agenzie del sud Italia e isole, fino al 71% per quelli delle agenzie del centro. Tra le alternative, cresce l’utilizzo del treno con picchi fino al 19% per i clienti delle agenzie del nord-ovest.
Le agenzie di viaggio continuano a essere un canale di prenotazione preferito da una clientela più matura (solo il 17,7% di chi ha acquistato una crociera tramite agenzia ha meno di 30 anni), anche se nel Sud e nelle Isole cresce il peso dei giovani e dei nuovi crocieristi (rispettivamente 37% e 24,3%).
Infine, dallo studio emerge che tra i prodotti più venduti spiccano i pacchetti fly&cruise (26,6% del totale), in aumento per oltre un terzo delle agenzie (34% del totale). Limitata, invece, l’estensione del viaggio con soggiorni pre o post crociera prenotati tramite agenzia.
Riguardo agli altri dati contenuti nel report, i risultati attesi per il 2026 dicono che Civitavecchia si confermerà ancora una volta primo porto crocieristico del Paese e tra i principali a livello mondiale, raggiungendo i 3,7 milioni di passeggeri movimentati. Alle sue spalle, confermate le posizioni del 2025, con Napoli al secondo posto (circa 1,9 milioni di passeggeri) e Genova al terzo (circa 1,7 milioni).
A livello regionale, la performance attesa nel porto di Civitavecchia consoliderà il primo posto del Lazio davanti alla Liguria (circa 3,4 milioni di crocieristi movimentati) e alla Campania (poco oltre i 2,3 milioni di crocieristi movimentati).
Inoltre, il report di Risposte Turismo rileva un trend di crescita del numero di terminal crocieristici che dura da oltre 10 anni. Con uno sguardo al triennio che si sta per aprire, entro il 2028 è previsto l’avvio dell’operatività di ulteriori 8 cruise terminal: Ravenna, Bari, Palermo, Messina, Ancona, La Spezia, Venezia e Catania, per un totale di circa 190 milioni di euro di investimento complessivi. Con l’entrata in funzione di tali strutture, saranno 61 i terminal crocieristici attivi sul territorio nazionale entro il 2028.
Infine, salgono a 64 le diverse compagnie di crociera accolte in Italia: Ponant e Sea Cloud quelle che avranno scalato in più porti (30 porti scalati, +5% sul 2023), seguite da CroisiEurope e Emerald Cruises (entrambe con 23 scali toccati).