martedì, 23 Aprile 2024

Naufraga l’accordo tra Fincantieri e i cantieri ex Stx causa covid

A tre anni dalla ‘campagna di Francia’, praticamente al termine della quinta proroga utile per suggellare l’accordo e dopo il coinvolgimento di varie autorità di tre Paesi (Italia, Francia e Germania), si chiude con un fallimento l’intesa tra il Gruppo italiano Fincantieri e i cantieri navali bretoni Chantiers de l’Atlantique. La ragione ufficiale è molto semplice e insindacabile: “Le incertezze senza precedenti sul mercato turistico”, causate dalla pandemia.

A sancire la fine un comunicato congiunto del ministero dello Sviluppo Economico italiano e di quello dell’Economia e Finanze francese al termine di un definitivo colloquio che i rispettivi titolari Stefano Patuanelli e Bruno Le Maire hanno avuto con la Commissaria europea alla Concorrenza, Vestager.

Paradossalmente, il Covid-19 ha disarticolato il mercato crocieristico, obbligando all’ormeggio tutte le grandi navi in assenza di viaggiatori, ma fa da parafulmine potendo a questo attribuire ogni responsabilità. Nella nota “Italia e Francia riconoscono che il contesto attuale non consente di completare l’operazione prevista” e “riaffermano la forza della loro cooperazione economica in particolare nel settore industriale”. Altro paradosso della vicenda è che, finito negli abissi questo accordo, un altro, che appariva ben più complesso, prosegue la navigazione in mari tranquilli: è quello – nel settore militare – tra la stessa Fincantieri e la Naval Group, che trova realizzazione in Naviris.

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